15 Gennaio 2021

Toscana zona gialla nel week-end ma non si potrà uscire dalla regione. Nuovo decreto anti-Covid: ecco cosa prevede


Entrerà in vigore da domani l’ennesima stretta del Governo per evitare che anche l’Italia finisca in un nuovo lockdown nazionale. Il nuovo Dpcm, valido dal 16 gennaio al 5 marzo, conferma le misure già in vigore e introduce una serie di novità. Quasi tutta Italia sarà da domani in zona arancione: la Toscana invece, sulla base degli ultimi indicatori, sarà gialla, come confermato dallo stesso governatore Giani su Facebook. Non ci potrà spostare invece tra regioni – indipendentemente dalle fasce di colore – fino al 15 febbraio, salvo motivi di lavoro, salute o necessità.

L’Esecutivo ha deciso di rinnovare tutte le restrizioni già adottate a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5. Gli alunni delle superiori delle regioni gialle e arancioni torneranno a scuola, lunedì 18 gennaio, almeno al 50% della presenza, salvo ordinanze regionali più restrittive.Via libera anche all’inasprimento delle soglie per far scattare i divieti. Con Rt (indice di contagio) pari a 1 o con un livello di rischio “alto” si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. Quasi tutte le regioni ad oggi rischiano l’arancione. Per la Toscana, ripetiamo, la fascia di collocazione sarà la gialla.

Per quanto riguarda le visite private, fino al 5 marzo, sarà in vigore la regola che consente una sola volta al giorno a un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.

Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18, provvedimento fortemente criticato dalle Regioni. Ma saranno esclusi i bar con cucina, che potranno continuare con l’asporto solo per il cibo. Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, chiuse anche palestre e piscine così come cinema e teatri.

Tornano invece le crociere ed è confermata l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali, con ingressi contingentati. Con il decreto viene infine introdotta la “zona bianca”, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci – 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso – fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa effettivamente diventare bianca.