Entrerà in vigore da domani l’ennesima stretta del Governo per evitare che anche l’Italia finisca in un nuovo lockdown nazionale. Il nuovo Dpcm, valido dal 16 gennaio al 5 marzo, conferma le misure già in vigore e introduce una serie di novità. Quasi tutta Italia sarà da domani in zona arancione: la Toscana invece, sulla base degli ultimi indicatori, sarà gialla, come confermato dallo stesso governatore Giani su Facebook. Non ci potrà spostare invece tra regioni – indipendentemente dalle fasce di colore – fino al 15 febbraio, salvo motivi di lavoro, salute o necessità.
L’Esecutivo ha deciso di rinnovare tutte le restrizioni già adottate a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5. Gli alunni delle superiori delle regioni gialle e arancioni torneranno a scuola, lunedì 18 gennaio, almeno al 50% della presenza, salvo ordinanze regionali più restrittive.Via libera anche all’inasprimento delle soglie per far scattare i divieti. Con Rt (indice di contagio) pari a 1 o con un livello di rischio “alto” si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. Quasi tutte le regioni ad oggi rischiano l’arancione. Per la Toscana, ripetiamo, la fascia di collocazione sarà la gialla.
Per quanto riguarda le visite private, fino al 5 marzo, sarà in vigore la regola che consente una sola volta al giorno a un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.
Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18, provvedimento fortemente criticato dalle Regioni. Ma saranno esclusi i bar con cucina, che potranno continuare con l’asporto solo per il cibo. Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, chiuse anche palestre e piscine così come cinema e teatri.
Tornano invece le crociere ed è confermata l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali, con ingressi contingentati. Con il decreto viene infine introdotta la “zona bianca”, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci – 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso – fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa effettivamente diventare bianca.