La Regione Toscana e il distretto pratese del tessile chiedono la modifica delle norme Ue che penalizzano il settore all’interno delle linee guida sugli aiuti di Stato in materia di ambiente ed energia. Su questo, si legge in una nota, hanno inviato all’Unione Europea un documento sulla necessità di estendere gli incentivi in vigore in campo energetico anche alle medie e piccole imprese tessili, molte delle quali appartengono al distretto di Prato.
Secondo gli assessori regionali Monia Monni e Stefano Ciuoffo, “l’illogicità dell’esclusione del codice Nace 1330 sul finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari, a cui appartengono tutte le attività del settore nobilitazione, dall’elenco dei settori ammessi a beneficiare degli sgravi riservati alle imprese energivore”. La permanenza dalla attuale situazione, concludono Monni e Ciuoffo, “riduce la capacità delle imprese del settore tessile italiano di gareggiare con gli atri competitor, ed è per questo che con la risposta alle domande poste chiediamo l’integrazione di questo processo produttivo tra quelli beneficiari degli aiuti”.