Venivano venduti alla comunità orientale con la promessa che potessero funzionare contro il virus del Covid: in realtà erano farmaci cinesi per il trattamento della semplice influenza ma soprattutto erano privi di autorizzazione all’immissione in commercio e delle indicazioni in lingua italiana. In un esercizio di via Pistoiese, nel cuore del Macrolotto Zero, la Polizia Municipale ha rinvenuto e sequestrato 85 confezioni del prodotto illegale, oltre ad una confezione di farmaci utilizzati come coadiuvanti nelle diete dimagranti ma di fatto contenenti sostanze stupefacenti e per questo vietati.
L’intervento è stato eseguito nell’ambito di una operazione dei Carabinieri del Nas di Roma e Firenze. I blitz hanno permesso di sequestrare in totale 437 confezioni di farmaci cinesi, di cui 88 scatole, per un totale oltre 2mila pillole, utilizzati dalla comunità orientale per combattere i sintomi da Covid. Nel mirino sono finiti 5 esercizi commerciali, tra supermarket ed erboristerie gestite da cittadini asiatici: 4 nel centro di Roma e 1, appunto, a Prato, negozio di proprietà di un 30enne ma gestito di fatto da una connazionale della stessa età.
I due sono stati denunciati per i reati di esercizio abusivo della professione medica, immissione in commercio di farmaci non autorizzati e per detenzione di sostanze stupefacenti. La donna in particolare era già stata denunciata due anni fa dalla Polizia municipale di Prato sempre per esercizio abusivo della professione medica.