11 Gennaio 2021

Ritorno alle lezioni in presenza, Bugetti: “Ripensare i piani educativi zonali”


Nel giorno del ritorno in classe (seppur parziale) degli studenti delle superiori la prima richiesta della consigliera regionale pratese Ilaria Bugetti nei confronti della Regione è un incontro a breve con la Rete RISPO (che include i presidi) e inoltre tutti gli assessori di Prato e provincia per lavorare sui PEZ, i piani educativi zonali, in particolare nel contrasto alla dispersione scolastica, soprattutto a Prato, nel post-Covid.
La città toscana con più alunni stranieri (1 su 4, la metà cinesi nati in Italia) deteneva infatti anche il primato del più alto numero di abbandoni. La dispersione scolastica, di gran lunga superiore alla media regionale, è stato uno dei focus dell’azione dei 5 anni precedenti del mandato regionale. “La dispersione è un fenomeno complesso e articolato, non certo facile da arginare, che comporta costi individuali e sociali elevati- dichiara la consigliera Bugetti – Per pianificare e attuare misure di contrasto adeguate è necessario analizzarne e comprenderne le cause e i fattori che lo alimentano. Quasi mai l’abbandono scolastico è riconducibile a un unico fattore. Di solito è il risultato di interazioni e combinazioni tra diversi elementi, quali i fattori legati al funzionamento della scuola, alla sua organizzazione e alla sua cultura, alla composizione della classe e della scuola per status socio economico, la provenienza, l’orientamento religioso. I PEZ della nostra provincia dovranno essere attualizzati e ripensati anche alla luce della pandemia per essere davvero efficaci”. L’altro tema su cui la consigliera intende porre l’attenzione regionale riguarda il personale docente “dovremo investire della questione i livelli nazionali affinché si provveda ad indire un concorso per affrontare quanto prima il tema degli organici”.
“L’altro impegno che la Regione si era assunta nella prima ondata – conclude Bugetti – era fornire mezzi a sufficienza per consentire la ripresa delle lezioni senza gli assembramenti sui trasporti, in questo senso vanno i 4 milioni stanziati nei mesi scorsi sul Tpl, i cui effetti si vedono già in questo primo giorno di lezioni in presenza”.