18 Gennaio 2021

Mortalità in aumento nel 2020 a Prato, ma non è solo colpa del Covid: uno su 10 vittima del virus


Picco di mortalità a Prato e provincia nel 2020, che si è chiuso con 2.469 decessi, ben 339 in più rispetto al 2019 e con una crescita del 13% rispetto alla media dei 4 anni precedenti (il dato annuo medio 2016-2019 è infatti di 2.183 morti annue). Lo registra l’Ufficio di stato civile del Comune di Prato, che ha pubblicato i dati. La premesa è che i morti censiti sono quelli registrati a Prato, indipendentemente dal Comune di residenza, ma la fotografia è comunque attendibile, perchè il 78,61% di queste persone decedute nel 2020 era effettivamente residente a Prato (un’incidenza in linea con gli anni precedenti) e un altro 12,35% era residente negli altri comuni della provincia di Prato.
La crescita della mortalità è dovuta in particolare al numero dei morti in corrispondenza della seconda ondata Covid. Da settembre a dicembre 2020 lo Stato Civile di Prato ha registrato ben 989 decessi, il 40% e ben 283 morti in più rispetto alla media dello stesso periodo nei 4 anni precedenti. Il mese peggiore è stato novembre 2020, con 309 morti, circa 120 in più rispetto a quanto avveniva nel corrispondente mese negli anni precedenti. A dicembre 2020 i decessi sono scesi a 246, comunque superiori alla media.

Provando a capire l’effetto Covid, si può osservare che l’aumento della mortalità complessiva è superiore al numero ufficiale dei decessi associati al Covid a Prato e provincia: al 31 dicembre scorso erano 246 (dunque esattamente il 10% del totale delle morti 2020), di cui ben 194 riferiti al quadrimestre settembre-dicembre 2020.
Significa che l’aumento della mortalità registrato a Prato non è tutto direttamente riconducibile al Covid: sull’intero 2020 ci sono una novantina di decessi ulteriori in più, rispetto alla media dei 4 anni precedenti.

Il che fa pensare ad una mortalità Covid sottostimata rispetto ai decessi effettivi riconducibili al virus, oppure ad un effetto indiretto: persone che a causa della pandemia non hanno potuto ricevere le cure solitamente assicurate dal sistema sanitario e non hanno superato i problemi legati ad altre patologie.

L’età media dei deceduti nel 2020 è 81,31 anni: in linea con quella degli scorsi anni (nel quadriennio 2016-2019 era 81,17). Se si fa una distinzione di genere, si scopre, insolitamente, che in questo 2020 caratterizzato dal picco di mortalità, le donne hanno “guadagnato” quasi un anno di vita: l’età media delle decedute quest’anno è di 84,20 anni, rispetto ad una media di 83,3 anni di età delle donne decedute nel quadriennio 2016-2019.