Da lunedì 25 gennaio il Comune di Montemurlo riapre il bando per la distribuzione dei buoni spesa per far fronte alla riduzione dei redditi causata dalla crisi pandemica. Si tratta della terza erogazione promossa dal Comune in meno di un anno. La prima distribuzione c’è stata ad inizio dell’emergenza, ad aprile scorso, poi a dicembre 2020 e quindi a fine gennaio 2021.
«Oggi il Comune di Montemurlo è in grado di continuare a sostenere le famiglie, messe in difficoltà dal virus, grazie alla scelta di questa amministrazione di aggiungere 50 mila euro di risorse comunali ai 109 mila euro di fondi governativi stanziati a fine novembre scorso. – spiega il sindaco Simone Calamai Purtroppo, anche se uno spiraglio di speranza si intravede all’orizzonte, ancora non siamo fuori dall’emergenza sanitaria ed economica e la nostra priorità resta quella di non lasciare indietro nessuno. Vogliamo mantenere un tessuto sociale coeso che possa avere le risorse per rialzarsi da questo brutto momento e come amministrazione comunale vogliamo essere concretamente a fianco di chi sta soffrendo difficoltà economiche». Il Comune di Montemurlo, infatti, metterà a disposizione aiuti alimentari in favore delle persone che a causa delle emergenza sanitaria da Covid 19 ancora in atto, abbiano subito riduzioni della propria capacità economica, tramite erogazione di buoni spesa del valore di 20 euro, spendibili presso gli esercenti di Montemurlo inseriti in apposito elenco. Per presentare la domanda per avere i buoni spesa c’è tempo fino alle ore 13 del giorno 5 febbraio 2021.I requisiti per accedere al sostegno alimentare restano quelli del dicembre scorso. È necessario essere residenti nel Comune di Montemurlo, dimostrare le riduzioni del reddito familiare a causa dell’emergenza sanitaria, mediante autocertificazione, avere un patrimonio mobiliare con saldo al 31 dicembre 2020 non superiore a euro 10 mila. I richiedenti se sono intestatari di un conto corrente è necessario che alleghino all’istanza il saldo del conto al 31 dicembre 2020. Qualora non intestatari di conto corrente, è necessario dichiararlo nella domanda e fare comunque la dichiarazione sul patrimonio mobiliare al 31 dicembre 2020. L’ammissione di non residenti al beneficio sarà valutata alla luce delle norme di tutela della salute dell’individuo vigenti sul territorio italiano e delle norme di protezione internazionale.
La domanda, redatta sull’apposito modulo scaricabile dal sito www.comune.montemurlo.po.it, deve essere presentata allufficio protocollo del Comune (via Montalese, 474), in modalità telematica, all’indirizzo protocollo@comune.montemurlo.po.it, allegando il modulo e la documentazione richiesta , indicando nell’oggetto della mail “buoni spesa + nome e cognome”. Il modulo deve essere sottoscritto con firma autografa ed alla domanda deve essere accompagnato un documento di identità valido. La domanda può essere presentata anche tramite sottoscrizione digitale del modulo, nel qual caso non è necessario l’invio del documento di identità, oppure tramite pec personale all’indirizzo:comune.montemurlo@postacert.toscana.it. Solo ed esclusivamente in caso di impossibilità allutilizzo della forma telematica, sarà possibile presentare la domanda personalmente dal lunedì al venerdì allo Sportello al Cittadino (via Toscanini 1 – Montemurlo) ( dalle ore 8.30 alle ore 13 e previo appuntamento telefonico da fissare chiamando il numero 0574 558556 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13. Per informazioni e appuntamenti ci si può rivolgere al servizio Politiche Sociali, chiamando il numero 0574 558556 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13, oppure scrivere una mail a buonispesa@comune.montemurlo.po.it. La graduatoria degli aventi diritto al buono spesa sarà pubblicata entro il 18 febbraio prossimo sul sito del Comune di Montemurlo.
Limporto massimo erogabile a ciascun nucleo familiare è così definito: nucleo composto da una persona: 120 euro; due persone 200 euro, tre persone 280 euro, quattro persone 360 euro, cinque o più persone 400 euro.L’importo totale sarà ridotto del 50% in presenza di altri benefici economici di natura pubblica di cui usufruisce il nucleo (ad esempio, reddito di cittadinanza, reddito di emergenza, Cassa integrazione, NASPI, benefici pubblici per il sostegno all’affitto).I buoni di solidarietà sono finalizzati tassativamente allacquisto di generi di prima necessità ( compresi farmaci, materiale per la pulizia della persona e per la pulizia della casa).