Il Decreto Semplificazioni introduce numerose novità in materia di contratti pubblici, e potrebbe aprire interessanti opportunità di lavoro per le imprese del territorio. La ratio della norma è quella di incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici, e di fronteggiare le ricadute economiche negative sul territorio a seguito delle misure di contenimento della pandemia in atto. Una delle risposte a questa esigenza è quella di affidare i lavori c.d. “sottosoglia” comunitaria (entro i 5.350.000 euro per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni) con criteri che finalmente oggi consentono di riconoscere il valore di imprese legate al territorio, come criterio concorrente e pur con una serie di paletti fissati in maniera rigorosa. Di questo hanno parlato gli imprenditori di Ance Toscana Nord incontrando, intanto, i comuni capoluogo di Lucca e Prato (mentre per Pistoia l’appuntamento è già fissato per la prossima settimana).
“Da sempre – afferma il Presidente di Ance Toscana Nord Alessandro Cafissi – sosteniamo che affidare lavori a imprese del territorio rappresenti, anche per le amministrazioni appaltanti indubbi vantaggi: maggior economicità; superiore possibilità di controllo, anche successivo all’esecuzione dei lavori, per gli esiti dell’opera; migliore conoscenza del vissuto dell’azienda e delle sue capacità organizzative. Ma ci siamo dovuti arrendere davanti alla resistenza del legislatore, che non ammettendo il valore della territorialità ha invece, paradossalmente, consentito che fosse la sorte a decidere della sopravvivenza di un’impresa, con il meccanismo del sorteggio. Oggi il Decreto Semplificazioni apre interessanti spazi, pur regolamentati in maniera rigorosa, su cui abbiamo ritenuto opportuno iniziare un confronto con le Amministrazioni; a cui proponiamo un testo di regolamento proprio per evidenziare la nostra volontà di agire in piena trasparenza”.
“Il Comune di Lucca – afferma Oliviero Del Debbio, Vice Presidente di Ance Toscana Nord – in questo senso ha già cominciato a lavorare internamente dotandosi di un primo atto regolatorio che offre margini di valorizzazione alla provenienza delle imprese, così come la normativa attuale prevede; il confronto con l’Amministrazione, nel corso del quale abbiamo evidenziato alcuni aspetti da chiarire e suggerito possibili soluzioni tecniche migliorative, anche sulla scorta di altre esperienze in Regione, è stato proficuo e, per quanto ci riguarda, ci auguriamo possa proseguire operativamente per raggiungere quegli obiettivi concreti che rispondono alla comune esigenza di fare presto e fare bene”.
“Incontreremo presto anche il Comune di Pistoia – aggiunge Giacomo Salvi, l’altro Vice Presidente – per i medesimi motivi. Del resto, dati che arrivano ieri da Ance Nazionale dimostrano che, nella sola Toscana, nel 2020 sono stati aggiudicati 1123 lavori di cui solo 126 sopra soglia; se il trend si manterrà nel 2021, esistono ampi spazi di lavoro per un’impresa che si propone, forte della propria storia e del lavoro dei suoi addetti”.