Un esposto alla procura della repubblica per “accertare eventuali responsabilità erariali o l’illegittimità di atti amministrativi del Comune di Prato” nell’ambito della successione di eventi che hanno portato alla distruzione della lunetta realizzata dal laboratorio per affresco di Vainella di Leonetto Tintori. E’ quanto ha presentato la consigliera comunale d’opposizione Marilena Garnier che chiede alla magistratura di “fare chiarezza e risalire agli eventuali responsabili” nella vicenda dell’opera installata nel 1995 a Porta Mercatale e poi spostata al vecchio ospedale vent’anni fa all’ingresso del reparto di rianimazione. Una lunetta realizzata dagli allievi di Tintori per volere dello stesso maestro e che con ogni probabilità è andata distrutta assieme alla demolizione del reparto di rianimazione e di tutto lo scheletro del vecchio ospedale.
La notizia ha suscitato grande indignazione in città. In tanti si sono chiesti come una simile opera possa essere finita nel dimenticatoio di istituzioni e Asl. E della cui distruzione forse non si sarebbe saputo niente per anni, se non fosse stato per la richiesta della direttrice di Palazzo Pretorio di averla in prestito nell’ambito di una mostra dedicata agli artisti pratesi.
Le reazioni non si sono fatte attendere nemmeno nel mondo della politica. Il consigliere della Lega Marco Curcio ha presentato una interrogazione per sapere “se l’opera è andata perduta con evidente danno per il patrimonio artistico di Prato”. Da Fratelli d’Italia il consigliere Tommaso Cocci invita l’Asl “a una dettagliata ricostruzione dei fatti”, mentre il capogruppo Belgiorno chiede di sapere il nome “del responsabile di uno spregio alla storia della città”.