Da Prato a Firenze, in bici, in 30 minuti. Sarà possibile grazie alla ciclovia i cui lavori partiranno già alla fine di quest’anno. Sette stazioni, 12 Km totali, quattro comuni collegati: partirà da via Perfetti Ricasoli a Firenze e arriverà al Centro Pecci di Prato. Il primo lotto ad essere realizzato sarà proprio quello che riguarda il comune di Prato: si tratta della porzione che dal centro commerciale I Gigli passa all’altezza di Campi Bisenzio, entra nell’area del Macrolotto 2 e, costeggiando via Aldo Moro, si attesta al Centro Pecci.
Il progetto della ciclovia Prato-Firenze è stato presentato dal sindaco Biffoni insieme al primo cittadino di Firenze Dario Nardella a palazzo Medici Riccardi. Sette i lotti totali, di cui 3 (quello che collega Prato a Capalle e quello che collega Sesto a Campi) già finanziati con 8 milioni di euro e pronti a partire. Il finanziamento è regionale e statale, facente parte di quel Patto per Firenze che l’allora presidente del consiglio Matteo Renzi stipulò nel 2016. Gli altri 4 lotti (che comprendono anche un ponte ciclabile sull’A1, un viadotto tra A1 e Garille e un sottopasso alla rotatoria di San Quirico), per un totale di 30 milioni di euro, rientrano nell’elenco delle opere che si auspica veder finanziate col Recovery Fund. I due sindaci l’hanno presentata come una pista “tecnologica e sostenibile”: sarà formata di asfalto riciclato e dotata sia di videocamere che di led ad intensità crescente in base alle presenze rilevate dai sensori. “Si tratta di una pista unica nel suo genere in Italia: 12 Km di percorso che uniscono l’ottava e la diciassettesima città di Italia, con 1 milione e mezzo di persone che gravitano intorno alla Piana”, sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Un progetto che si interseca con quello della metrotramvia Prato-Firenze, perché è pensato per un cittadino che può andare in bici a Firenze e magari tornare in metro e viceversa – spiega il sindaco di Prato Matteo Biffoni -. Per quanto riguarda la metrotramvia siamo ancora alla fase degli incontri con la Regione: c’è da capire il percorso e da individuare il finanziamento”.
