Quasi 3 milioni di euro, di cui 2 milioni e 700mila finanziati dal Ministero (i restanti messi sul piatto da Estracom, per la connettività), per realizzare una “Casa delle tecnologie emergenti” dove ricercatori universitari e imprenditori collaborino fattivamente per la trasformazione digitale delle imprese del distretto tessile. Il Ministero per lo sviluppo economico sostiene il progetto PRISMA di cui è capofila il comune di Prato in partnership, tra gli altri, con PIN e Università di Firenze. Prisma durerà 4 anni e avrà due sedi, una all’interno del PIN con 300 mq in cui troveranno spazio i laboratori, l’area start up e formazione, e nella sede di Sviluppo Toscana in via Galcianese. L’inaugurazione dei due poli è prevista nei prossimi mesi. Gli obiettivi sono la formazione di 15 start-up accelerate negli ambiti tematici della CTE, 30 imprese coinvolte nei progetti di ricerca e sperimentazione, 10 prodotti innovativi sviluppati (soluzioni proof of concept risultanti dai progetti di ricerca e sviluppo e 30 posti di lavoro creati negli ambiti applicativi delle tecnologie emergenti e il 5G.
A tenere a battesimo il progetto in un convegno che si è svolto in diretta sui social del Portale Città di Prato sono stati il sindaco Matteo Biffoni, l’assessore comunale allo Sviluppo Economico Benedetta Squittieri, l’Onorevole Mirella Liuzzi, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico, gli assessori regionali Leonardo Marras all’Economia e attività Produttive e Stefano Ciuoffo alle Infrastrutture Digitali, Lorenzo Mucchi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli Studi di Firenze, Alessio Beltrame, direttore Organizzazione e Pianificazione strategica della Fondazione Ugo Bordoni e Francesco Marini di Confindustria Toscana Nord.
Come ha sottolineato l’assessore Squittieri, che ha coordinato gli interventi, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo digitale delle imprese sono elementi fondamentali per la competitività del distretto, che dalla materia prima arriva al prodotto finito attraverso tantissimi passaggi fatto da piccole e medie aziende che formano il tessuto produttivo del territorio e la storia del tessile a Prato: “Si tratta di un progetto che parte da lontano e al quale lavoriamo dal 2017, quando Prato è stata scelta dal Ministero per la sperimentazione del 5G. Gli obiettivi del progetto Prisma sono la realizzazione di progetti di ricerca e sperimentazione congiunta tra università, centri di ricerca e imprese per lo sviluppo di soluzioni basate sulle tecnologie del 5G a favore del Made in Italy, passando per il trasferimento tecnologico verso imprese manifatturiere a sostegno di innovazione, competitività e occupazione. Si favorirà la creazione di start up in aiuto al settore del tessile-moda. Tutto con attenzione all’equità sociale e alla transizione ambientale”. Quattro gli assett intorno a cui si sta muovendo la programmazione strategica della trasformazione sostenibile del territorio adottata dall’amministrazione comunale 2020-2030: transizione digitale, circolare e ambientale ed equità sociale.
Va avanti anche un terzo polo per la promozione del trasferimento tecnologico verso il distretto: il Centro di competenze 5G, finanziato da Regione e Fondazione Ugo Bordoni, che avrà il compito di definire bandi e finanziare progetti di ricerca presentati dalle Università toscane.