La collocazione della statua SHY di Antony Gormley in piazza Duomo, dove resterà esposta per sei mesi, costerà circa 30.000 euro. Lo fa sapere il consigliere della Lega Marco Curcio, che ritiene eccessiva la spesa – circa 5.000 euro al mese – in un periodo come questo: “Cinquemila euro al mese non sono pochi, penso che forse sono troppi anche perchè tra una cosa e l’altra potremo godercela si e no a primavera e chissà come tra restrizioni e divieti di circolazione” afferma Curcio, che aggiunge “Ho letto e ricevuto messaggi di persone che si chiedono cosa rappresenti, quanto sia costata, se era opportuno di questi tempi, se ci sta bene, e così via. A me piace, ad altri no; questione di gusti, del resto è arte contemporanea. Non dubito che l’artista sia noto in tutto il mondo. Mi ha incuriosito che a giro l’hanno già ribattezzata la “statua di ruggine” con un po’ di polemica. C’è anche chi mi chiede se sia sicura, soprattutto per i bambini: tutte le domande sono lecite e tutte a breve avranno una risposta”.
“Mi sono già attivato per capire meglio: ecco i numeri – continua Curcio -. L’opera di Gormley costa ai pratesi 5mila euro al mese: resterà in piazza Duomo per sei mesi e costerà 18 mila euro per trasporto, installazione, assicurazione, a questi vanno aggiunti 11.600 euro di promozione, valorizzazione e didattica. Quasi 30mila euro da dicembre a giugno, giorno più o giorno meno. C’è chi dice che l’arte non si discute, ma quando l’arte è pagato con i soldi pubblici, la politica deve dire la sua”.
Anche la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia La Vita, che ha depositato una question time per avere i dettagli economici dell’operazione, è critica sull’installazione dell’opera d’arte in piazza Duomo.
“Anche se l’intervento è a carico della partecipata Pecci, è comunque finanziata dal Comune di Prato, che ogni anno versa al Centro 1 milione e 200 mila euro” – scrive la consigliera pentastellata, che chiede maggiore attenzione per i monumenti e i manufatti artistici già esistenti in centro storico. “Tralasciando la situazione di difficoltà economica in cui si trovano oggi molti pratesi, tra i quali tanti lavoratori del campo artistico, e che nei prossimi mesi purtroppo saranno ancora di più – scrive La Vita -, vogliamo ricordare che in quella stessa piazza a pochi metri distanza c’è la Fontana del Pescatorello, un monumento di interesse storico e architettonico, lasciato ormai da anni a uno stato di abbandono. La Fontana di piazza del Duomo infatti insieme ad altri monumenti del nostro centro storico (mura del castello, mura di cinta, fontane, statue), aspettano da anni opere di manutenzione urgenti ma quello che c’è stato sempre risposto è: ‘non ci sono soldi’. L’ennesimo appello che facciamo al PD – continua La Vita – è quello di valutare con attenzione l’impiego di risorse pubbliche, che non sono infinite, e di procedere per priorità: vanno benissimo installazioni di arte contemporanea ma se prima curiamo i nostri beni culturali esistenti, invece di lasciarli in uno stato di rovina e abbandono”.