12 Dicembre 2020

Multi utility toscana, prosegue il dibattito. Bosi (Pd): “Ecco quali caratteristiche dovrà avere”, Demos invece frena


La nuova Multiutility toscana dovrà avere almeno tre caratteristiche fondamentali: un sistema di governance che dia importanza e ascolto ai nostri Sindaci; un solido controllo maggioritario della parte pubblica; investimenti per servizi efficienti e tariffe stabili.
Sono queste le priorità che il Segretario provinciale Pd Prato Gabriele Bosi indica per il progetto di nuova Multiutility dei servizi pubblici locali presentato ieri dai Sindaci di Prato, Firenze e Empoli.
“Condivido la proposta presentata dai Sindaci Biffoni, Nardella e Barnini”, dichiara Gabriele Bosi. “I servizi pubblici locali rappresentano una leva fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e uno strumento essenziale di governo per i nostri Amministratori. L’idea di creare un’unica azienda che eroghi i servizi pubblici legati alla gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia risale ormai a diversi anni fa, senza che fino ad ora se ne siano mai create le condizioni concrete. Ora questo progetto diventa possibile ed è importante andare avanti”.
“Abbiamo infatti la necessità”, continua il Segretario, “di superare la frammentazione delle aziende che caratterizza il panorama toscano, un punto di debolezza che avvantaggia le grandi Multiutility del Centro-Nord come Hera e Iren, le quali hanno già iniziato da tempo a guadagnare posizioni di mercato nella nostra Regione.
“Creare un’unica azienda dei servizi pubblici locali in Toscana, capace di competere sul mercato a livello nazionale, vuol dire non soltanto tutelare il nostro territorio ma garantire risorse e investimenti fondamentali per lo sviluppo e la vivibilità dei nostri Comuni.
“Il percorso per la realizzazione di questa idea è complesso e sicuramente non breve. Fondamentali ritengo che siano almeno tre caratteristiche di questa nuova società: l’attenzione al territorio, che deve essere garantita grazie all’ascolto diretto dei nostri Sindaci; il carattere di società a grande maggioranza pubblica; la volontà di prevedere investimenti importanti, grazie a economie di scala, e allo stesso tempo tariffe stabili per i cittadini.
“Se tutte queste condizioni saranno rispettate”, conclude Bosi, “abbiamo una grande opportunità per il futuro della nostra Regione”.
Anche la coordinatrice provinciale Demos di Prato e consigliera comunale Silvia Norcia interviene nel dibattito: “Ci siamo espressi a giugno in Consiglio Comunale in favore della disdetta del patto parasociale per la gestione dei rapporti fra parte pubblica e parte privata di Publiacqua Spa. La delibera avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di un percorso volto a portare il controllo del servizio idrico all’interno delle amministrazioni comunali, nonché di confronto tra forze politiche per la modalità di gestione del servizio, un percorso per il quale il termine indicato sarebbe stato il 2024, anno in cui termina la concessione di Publicqua. In seguito a quel dibattito e di fronte alla dichiarazione d’intenti della creazione della multiutility Toscana per la gestione dei servizi pubblici, non possiamo che chiedere al Sindaco di Prato un dialogo ed un confronto approfondito nelle sedi opportune su questo tema perché la direzione che a noi di Demos convince è quella pubblica e pertanto accolgo con stupore questa inversione di rotta nella quale addirittura si viene a parlare di quotazione in borsa in settori così delicati. Condivido pertanto – continua Norcia – in pieno le riflessioni dei sindaci Bongiorno e Prestanti ed in ogni caso, come detto, auspico una riflessione ed un coinvolgimento di tutte le realtà amministrative e politiche di tutta la provincia su un tema così cruciale.
Infine – conclude Norcia – mi auguro che questo tema non monopolizzi il dibattito politico perché ci sono ben altre questioni da affrontare in questo momento che preoccupano i cittadini e non certo la creazione di multiutility e la composizione di organi di amministrazione”.