10 Dicembre 2020

Giornata dei diritti umani, Toscana a Sinistra: “Dispiace che le amministrazioni locali non abbiano pensato a nessuna iniziativa”


“A settanta anni dall’istituzione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani da parte delle Nazioni Unite, anche questa ricorrenza è funestata dalle ricadute della pandemia sulle tutele essenziali. A fare le spese maggiori della crisi sanitaria e delle conseguenze socio-economiche sono come sempre le fasce più deboli della popolazione, come i ragazzi lasciati senza scuola, le donne vittime di violenze domestiche, le persone detenute in centri sovraffollati, e quelle soggette ai ricatti del lavoro precario, fino al caporalato tristemente diffuso anche sul territorio di Prato”. A dirlo è l’assemblea pratese di Toscana a Sinistra, in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
“Siamo spiacenti che le amministrazioni locali non abbiano pensato ad alcuna iniziativa per la giornata odierna, che sarebbe stata un’occasione di confronto – continua il gruppo -. Come assemblea di Toscana a Sinistra di Prato sollecitiamo le amministrazioni perché una Giornata come questa non sia una semplice ricorrenza, ma possa servire a riflettere sulla necessità di interventi in termini di tutela dei diritti umani, non solo come concetto astratto, ma anche come pratica nei nostri territori. In una fase in cui impoverimento e crescenti diseguaglianze stanno aumentando l’emarginazione sociale, sollecitiamo le amministrazioni all’adozione dell’istituto della residenza anagrafica o domicilio elettivo, che permetta alle persone residenti sul territorio di essere reperibili ed accedere ai servizi pubblici essenziali, tutelando così la collettività, in termini di sicurezza e salute di ciascun componente. Secondo il Codice Civile la ‘residenza’ è il luogo dove le persone dimorano; ed è un diritto soggettivo quello dell’iscrizione anagrafica dei cosiddetti ‘invisibili’, da troppo tempo privati di questa possibilità nel territorio di Prato”.