Le indagini della squadra mobile hanno portato all’esecuzione di 5 misure cautelari nei confronti di altrettanti spacciatori attivi nella zona sud-ovest di Prato. In carcere sono finiti due giovani marocchini di 20 e 25 anni, mentre per gli altri tre connazionali indagati il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di dimora nella provincia pratese.
I pusher spacciavano ripetutamente cocaina ed hashish per conto di un gruppo criminale capace di fidelizzare i clienti, smistarli presso spacciatori diversi e di organizzare le compravendite di droga, al fine di eludere i controlli. Le indagini, partite la scorsa estate, hanno permesso di attribuire la responsabilità di centinaia di cessioni di droga, a partire da tre anni addietro.
Gli indizi raccolti e le responsabilità penali a carico dei due arrestati sono maggiori, in quanto è emersa una gestione “professionale” stabile dell’attività illecita. Fondamentale, per arrivare all’applicazione della custodia cautelare in carcere, è stato provare la serialità delle condotte. Pur trattandosi ogni volta di piccole dosi cedute, lo spaccio non è stato considerato di lieve entità, grazie al lavoro della squadra mobile (nella foto il dirigente Alessandro Gallo) che ha documentato il numero delle cessioni, la frequenza, le modalità e la ripetitività delle piazze di spaccio.