Dall’inizio della pandemia sono dieci i montemurlesi morti a causa del Covid-19 e nessuno di loro, nonostante le restrizioni, se n’è andato senza avere un ricordo pubblico. Angelo Grazzini, Alfredo Gallorini, Franca Volpi, Lina Guarracino, Settimo Gelli, Aldo Micheli, Filomena Preste, Matilde Angelozzi, Giuliana Ieri e Maria Gabriella Rosi, questi i nomi dei dieci montemurlesi morti per Covid. Tutti sono stati ricordati pubblicamente con un post sui social del Comune (Facebook e Telegram) e con articoli sui media locali, grazie all’impegno del sindaco Simone Calamai che dall’inizio della pandemia ha voluto impedire che queste morti finissero nelle fredde statistiche del Coronavirus senza dare a queste persone un volto e una storia.
«Anche questa è una forma di resistenza contro il virus: impedire che una generazione se ne vada in silenzio, senza la possibilità di ricevere il cordoglio di parenti e amici – spiega il sindaco Simone Calamai -. Credo che sia doveroso raccontare queste storie, soprattutto nei confronti delle famiglie, che molto spesso hanno visto per l’ultima volta i loro congiunti salire su un’ambulanza e non hanno più avuto modo di salutarli o abbracciarli per un’ultima volta ».
Una storia quella del sindaco Calamai che è piaciuta anche a Sky Tg 24 che questa mattina ha inviato una troupe a Montemurlo per intervistre il sindaco Calamai e raccontare le storie di due di questi montemurlesi morti a causa del Covid, Angelo Grazzini e Settimo Gelli.
Angelo è stato il primo montemurlese ad andarsene, morto lo scorso 20 marzo a causa del virus. A ricordarlo, a ripercorre la sua storia è intervenuto Alessio Laschi, presidente del Circolo Arci Tamare Meucci di Montemurlo, di cui Grazzini era consigliere.
A raccontare di Settimo Gelli, morto lo scorso 1 novembre, invece, c’era la grande famiglia dello Spi Cgil di Montemurlo con il segretario provinciale, Luciano Lacaria, che ha ricordato l’amico e il compagno Gelli e il suo impegno nello Spi.
«Dall’inizio della pandemia la linea comunicativa del Comune di Montemurlo è stata orientata alla massima trasparenza rispetto ai dati del contagio e purtroppo ai decessi. – continua il sindaco Simone Calamai – Ogni sera dallo scorso marzo sulla pagina Facebook e il canale Telegram del Comune pubblichiamo i dati dei nuovi contagi e diamo gli aggiornamenti rispetto alla situazione a livello nazionale e regionale (con il dettaglio delle ordinanze emanate). In questi mesi crediamo di aver conquistato la fiducia dei cittadini che ci seguono con attenzione, ci pongono dubbi e problemi, talvolta esternandoci anche la loro rabbia e lo sconforto. Basti dire che negli ultimi mesi la pagina Facebook del Comune è cresciuta in maniera esponenziale, arrivando a 10.100 amici circa. Un grande lavoro di ascolto e vicinanza ai cittadini, che ci consente di essere una “comunity” non solo a livello virtuale ma di dare risposte concrete ai nostri cittadini »