Fnaarc-Confcommercio Prato, la Federazione che rappresenta gli agenti e rappresentanti di commercio – circa 1.300 nella nostra provincia – interviene dopo l’esclusione della categoria dai destinatari dei Decreti Ristori e Ristori Bis. Secondo l’associazione è “inaccettabile essere stati dimenticati dal Governo E servono subito contributi per salvare il lavoro dei circa 230mila agenti italiani”.
Quella che gli agenti di commercio stanno vivendo è, infatti, una situazione paradossale: secondo le disposizioni governative, possono svolgere il proprio lavoro e, quindi, spostarsi con le dovute autocertificazioni. Nei fatti però questo risulta privo di significato considerato che le aziende con cui lavorano sono per lo più chiuse – come i pubblici esercizi e, ad oggi in Toscana, molte attività del commercio al dettaglio – o soggetti a forti cali dei consumi.
Ciò si verifica perché ancora una volta – sottolinea la Fnaarc Confcommercio – il Governo nelle sue scelte non tiene in considerazione le filiere nella loro integrità, ma si concentra soltanto su alcuni dei soggetti che le compongono. “La verità è che si tratta di tanti anelli di un’unica catena che porta dalla produzione del prodotto alla sua consumazione e se uno di questi viene “bloccato” non sarà solo lui a soffrire ma l’intera filiera. È questo ciò che sta accadendo all’indotto della moda, della ristorazione, del turismo e che sembra essere invisibile agli occhi del Governo”.
Già nel Decreto Rilancio – spiegano da Confcommercio – gli agenti non potevano accedere agli interventi a fondo perduto in quanto guadagni e provvigioni sono pagati in maniera differita ai fatturato. E lo stesso succede oggi, con la categoria che si trova a dover sostenere le spese dovute per le imposte – i cui calcoli si basano sugli importi degli anni precedenti – mentre le vendite stanno sempre più diminuendo.
“È insostenibile lo scenario che si prospetta nel prossimo futuro” – afferma Fiorenzo Faggi, presidente FNAARC-Confcommercio Prato -. Per questo, la Federazione nazionale ha chiesto al Governo di includere la categoria nei destinatari dei ristori, nonché di considerare che il criterio di riconoscimento dei contributi agli agenti e rappresentanti di commercio tenga conto delle provvigioni incassate a distanza di mesi. La categoria svolge una funzione fondamentale nel rilancio dei consumi intermediando più del 70% del Pil italiano: è il motore delle pmi e non può essere lasciato solo” .