5 Settembre 2020

Regionali, Orgoglio Toscana per Giani si presenta: candidati divisi sull’ampliamento di Peretola e nuove proposte per lo stadio


Volontariato e sociale, multiculturalità, digitalizzazione. Sono alcuni dei temi della campagna elettorale della lista Orgoglio Toscana per Giani, la lista “del presidente” nella coalizione di centrosinistra. Oggi si sono presentati cinque dei sei candidati al consiglio nella circoscrizione di Prato: la capolista Luisa Peris, ex presidente di circoscrizione e attuale presidente di Slow Food, l’ingegnere Massimo Iannelli, l’avvocato Rita Vargiu, l’insegnante Giuseppe Palermo e la mediatrice culturale ed ex consigliera comunale a Campi Bisenzio Hongyu Lin detta Giada, l’unica candidata cinese di questa tornata. Assente il sesto candidato Maurizio Folli, segretario metropolitano del Psi a Firenze. Se i punti salienti del programma sono chiari, a dividere gli stessi candidati in lista sono i temi specifici, come quello dell’aeroporto. Giani non ha mai nascosto le sue simpatie per l’ampliamento di Peretola e i pratesi in lizza devono fare i conti con questa posizione, tra chi si dichiara ambientalista ma favorevole all’ampliamento, come il candidato Giuseppe Palermo, e chi avversa l’infrastruttura, come la capolista Luisa Peris, che dichiara: “Una posizione ufficiale su questo tema la lista non ce l’ha. Non c’è stata una discussione su ‘aeroporto sì, aeroporto no’. Certo è che la nostra lista è espressione di questo territorio, per cui sappiamo l’impatto che può avere quel progetto, che comunque è stato bocciato. Dobbiamo ripensare a quello che può essere un intervento su Peretola”.
Tra le idee lanciate durante la presentazione da alcuni candidati anche quella di prevedere la costruzione di un nuovo stadio a Prato, ripensando per l’area dell’attuale campo sportivo uno sviluppo analogo a quello dell’ex Misericordia e Dolce, dove sorgerà il Parco Urbano. “Ovviamente speriamo di raggiungere il 3% – continua Peris – Coprogettazione e coprogrammazione sono le nostre parole chiave. E’ finita l’epoca delle deleghe in bianco”.