Buon Samaritano, il fondo della Diocesi di Prato contro la crisi da Covid ha distribuito 76mila euro a 62 famiglie VIDEO
Continuano a crescere le richieste di sostegno al «Buon Samaritano», il fondo di solidarietà promosso da Diocesi e associazione Insieme per la Famiglia volto a supportare le famiglie in difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria. Dallo scorso 11 giugno ad oggi sono stati erogati fondi per un totale di 75.900 euro a 62 nuclei familiari. Numeri in costante crescita, se si considera che al 31 luglio le domande accolte erano 41 e circa 50mila euro la somma erogata.
«Le richieste di aiuto stanno aumentando, così come la solidarietà da parte di singoli cittadini e varie realtà del territorio che stanno sostenendo questo progetto – ha sottolineato Idalia Venco, direttrice della Caritas diocesana di Prato -. È stata un’idea lungimirante quella del vescovo Nerbini, che è intervenuto subito su un bisogno reale delle persone. Sono già oltre 160 le domande pervenute, si tratta sia di italiani che stranieri, spesso persone fino ad ora non conosciute dai centri di ascolto».
I numeri. Entrando nel dettaglio dei dati, nelle quattro commissioni che si sono riunite il 30 giugno, il 17 e 21 luglio e il 2 settembre, sono state valutate 77 domande, di queste 62 hanno avuto un esito positivo, con la conseguente erogazione delle quote richieste. 13 domande sono state respinte mentre 2 sono passate al centro di ascolto. 47 sono state le domande per le quali non sono state aperte le pratiche per mancanza dei requisiti, ma sono stati fatti ascolti telefonici o incontri in presenza. Attualmente sono 10 le pratiche in sospeso per mancanza di documenti da parte dei richiedenti, 30 invece quelle già pronte per essere esaminate nella commissione che si riunirà all’inizio del mese di ottobre. Per un totale di 164 richieste.
La dotazione del fondo ammonta attualmente a circa 200mila euro, cifra che è costantemente cresciuta grazie a donazioni di privati e aziende. Il contributo, fino a 1500 euro, è servito in particolare per chiedere un sostegno per pagare l’affitto della casa o, per i titolari di partita iva, l’affitto del negozio, ma anche per sostenere le spese per le utenze domestiche o pagare il condominio della casa.
Chi può accedere al fondo. Possono accedere al fondo le persone residenti sul territorio della Diocesi di Prato. Tra gli altri requisiti, aver perso il lavoro o ridotto le occasioni di impiego dal primo marzo 2020; aver avuto una riduzione del reddito durante la pandemia (ad esempio per la cassa integrazione); non avere entrate familiari superiori a 400 euro al mese a persona; essere disponibili ad avviare un percorso di accompagnamento con i centri di ascolto Caritas per cercare di uscire dalla situazione di crisi.
Come si accede al fondo. Una volta verificati i requisiti, per chiedere il sostegno è necessario compilare l’apposita autocertificazione pubblicata sul sito web della Diocesi e della Caritas Diocesana, con la mediazione del proprio parroco o del referente del centro di ascolto parrocchiale. Dopo aver inoltrato la domanda agli uffici preposti, il richiedente sarà contattato da un operatore per un colloquio telefonico iniziale e la raccolta dei documenti utili. I soldi poi non verranno consegnati direttamente all’utente che ha ricevuto il contributo, ma serviranno per pagare determinate spese che sono state debitamente inserite nella domanda di accesso al fondo. Non si tratta di un prestito, ma un di un contributo economico a fondo perduto.
Come donare. Chiunque può sostenere il fondo con una donazione, detraibile poi ai fini fiscali. Il versamento può essere fatto all’iban IT77R0538721 500000003228634 BPER Banca Agenzia di Prato e IT81Y0503421565000000001079 Banco Bpm. Per informazioni: segreteria@insiemeperlafamiglia.it; 0574-34047.