Ci sono due indagati per la vicenda del sito diffamatorio che nel maggio 2019 portò l’allora candidata civica Teresa Lin, della lista Biffoni19, a presentare una denuncia contro ignoti alla Questura in piena campagna elettorale. Si tratta di due giovani informatici: un pratese di 28 anni e un cittadino cinese di 30, ex soci in affari di una Srl con sede a Prato. Proprio la vecchia sede della società, ora dismessa, è stata perquisita nei giorni scorsi insieme alle abitazioni dei due esperti del web, alla ricerca di elementi utili. Nel corso delle perquisizioni domiciliari, sarebbe stata rinvenuta la carta di credito che corrisponde a quella registrata per accendere il dominio del sito fake (teresalin.it), piattaforma digitale da cui erano partiti alcuni post che avevano fatto il giro della rete, scatenando numerose polemiche. Nella pagina web veniva espressa in lingua cinese la promessa per cui, in cambio del voto, si sarebbe lavorato per interrompere le ispezioni a sorpresa nelle aziende e bloccare tasse elevate. Un chiaro intento di screditare l’immagine dell’attuale consigliera comunale orientale e che vede gli investigatori impegnati a ricostruire l’esatta dinamica del fatto. Il giovane cittadino cinese ha chiesto di essere sentito e nei prossimi giorni sarà convocato in procura. Presto saranno analizzati anche i supporti informatici. L’accusa ipotizzata è di diffamazione e sostituzione di persona.