3 Agosto 2020

Scene da Far West in via Settesoldi: gruppo di giovani fa irruzione in un locale dopo una lite. Due feriti FOTO


Una schermaglia con i titolari di un locale, sembra da alcune testimonianze per il rifiuto di quest’ultimi di servire da bere, avrebbe scatenato nella tarda serata di sabato scorso la furia di un gruppo di giovani, portando poi a una rissa con almeno due feriti. E’ accaduto poco prima di mezzanotte in via Settesoldi, una delle strade della cosiddetta movida. Sul posto è intervenuta la polizia che ora sta cercando di risalire ai componenti del gruppo di giovani, sembra nordafricani, che avrebbero anche usato spray al peperoncino nel locale dove hanno fatto irruzione e che è stato messo a soqquadro. Le persone coinvolte sarebbero una decina. Uno dei feriti è stato trasportato all’ospedale Santo Stefano per una profonda ferita da taglio all’altezza del collo: sarebbe stato colpito con una bottiglia di vetro rotta. L’altro ferito è una persona a cui è stata spruzzata sostanza urticante. L’episodio ha provocato il fuggi fuggi dei numerosi avventori che erano seduti ai tavoli all’esterno.

Pronte le reazioni del mondo della politica. Il consigliere ed ex candidato sindaco di centrodestra Daniele Spada non usa mezzi termini: “I fatti avvenuti la scorsa notte in via Settesoldi sono inaccettabili. Una banda di disgraziati che mette a ferro e fuoco una strada piena di gente, ferisce persone, distrugge locali. Confidiamo che questi delinquenti verranno individuati al più presto dalle forze dell’ordine. L’amministrazione comunale però ha la piena responsabilità politica per quanto avvenuto visto che si rifiutano di mettere le pattuglie della polizia municipale in centro la sera. Non più tardi di due mesi fa, la maggioranza ha bocciato le proposte delle opposizioni in questo senso”.

Silvia La Vita, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ha affermato che “La solita aggressione nella solita via del centro storico, ieri sera, dopo quella di febbraio poco prima del lockdown. Ancora più grave l’episodio di sabato sera perché si è trattata di una ‘spedizione punitiva’, come se qualcuno si sentisse in diritto di poter fare tranquillamente quello che vuole senza incorrere in nessuna conseguenza. Cosa stiamo aspettando per garantire dei presidi fissi di vigili urbani e forze dell’ordine in orario serale e notturno, che ci scappi un morto? Sono anni che ripetiamo che occorre una pattuglia di vigili urbani a presidio del centro storico nei punti più problematici, che possano fare da deterrente, oltre a pattuglie di polizia e carabinieri, e non fino alle 23, ma fino a che i locali non sono chiusi e le persone non sono defluite. Non si comprende perchè non si riesca a controllare episodi che accadono costantemente nei soliti luoghi, se per incapacità o per altro. Chi ne paga le conseguenze alla fine sono come sempre esercenti e cittadini, e il rischio concreto è che in questa situazione il centro storico possa attirare solo un certo tipo di clientela, scoraggiando chi lo frequenta perchè vorrebbe passare una serata tranquilla”. Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia: “Cosa può fare il Comune di Prato? Per prima cosa smettere di far finta che il problema non esista. Il centrosinistra deve smettere di far finta che Prato non sia diventata la cloaca di quell’umanità che si sposta all’interno della cintura urbana di Prato-Firenze-Pistoia per attività di spaccio di stupefacenti. Ma come possiamo sperare che il grido di dolore di Prato venga ascoltato ai livelli più alti dello Stato, se la sinistra che governa la città continua a far finta che il problema non esista? Più volte abbiamo assistito alle ciglia aggrottate del centrosinistra quando il centrodestra parla di illegalità e di immigrazione in città. La maggioranza non vuole né vedere né affrontare i problemi nel merito. Il centro storico di Prato ha un tessuto di attività e di residenti che vanno tutelati da questi soprusi”.

Secondo Patrizia Ovattoni, capogruppo della Lega, “Dato che Biffoni non riesce a gestire la sicurezza in città (i continui episodi che si verificano durante la movida ne sono un chiaro esempio) è opportuno, necessario ed indifferibile che, in qualità di primo cittadino, chieda un tavolo con la Prefettura per risolvere un problema che sta facendo crescere in modo esponenziale la paura e la preoccupazione nei cittadini e nelle attività del centro storico. Con il coinvolgimento della Prefettura sarà possibile mettere in atto, assieme agli altri organi di polizia, dei piani di coordinamento per il controllo del territorio con la Prefettura stessa che faccia da cabina di regia”.