Scoppia la polemica fra Comune e Coni dopo la decisione della giunta Biffoni di pubblicare un questionario rivolto alle società sportive del territorio. Le domande sono state promosse dal Comune per conoscere nel dettaglio la situazione in cui si trovano le singole realtà e organizzare una migliore programmazione dell’attività amministrativa nello scenario post covid.
Il Comune tramite il questionario, inviato via mail a tutte le società, vuole arrivare a intercettare le esigenze di tutte le associazioni sportive, comprese quelle autonome e poco visibili, così da avere un quadro aggiornato delle realtà sportive del territorio. La decisione però ha sollevato le forti critiche del delegato provinciale del Coni di Prato, Massimo Taiti che in una lettera ha accusato il Comune “di gingillarsi in assurde, estemporanee e ritardate iniziative che continueranno a far perdere tempo”. Taiti poi incalza il Comune domandandosi “quanti saranno i contributi che verranno messi a disposizione del mondo sportivo cittadino”, ribadendo che per il territorio servono “subito tanti soldi a fondo perduto”.
“Riteniamo questa azione di grande utilità per l’amministrazione comunale, che pur nei limiti del proprio campo di azione, delle competenze attribuite e delle risorse disponibili, vuole provare ad attuare una serie di politiche che possano sostenere lo sport cittadino – spiegano il sindaco Biffoni e il consigliere delegato allo sport Romei – Modulando i rapporti con gli altri enti come Regione e governo, a cui rivolgere le istanze recepite dal questionario”. Poi la risposta del sindaco all’attacco di Taiti. “L’assoluta inconsistenza del delegato provinciale del Coni si evidenzia nella richiesta, immagino quanto a lungo pensata e approfondita, di chiedere al Comune soldi a fondo perduto prima per il calcio e poi, dopo ulteriore riflessione, per tutti gli altri sport – dice il primo cittadino – Pensavo che il Coni facesse politiche sportive ma si vede che il suo delegato provinciale non è all’altezza della sfida che abbiamo davanti. Posso già assicurare che metteremo soldi sullo sport così come sul sociale, la scuola, lo sviluppo economico, la cultura, il turismo, le infrastrutture, la mobilità, la manutenzione della città e tutto il resto. Dal delegato provinciale la città di Prato sta ancora aspettando l’intervento sulla palestra Etruria, che era di proprietà del Coni”.
Il delegato del Coni a sua volta replica alle parole del sindaco. “Se io sono inadeguato allora lui non è aggiornato – dice Taiti – Questa città è senza assessore allo sport da due legislature, ha un problema colossale da anni con i bilanci del Cgfs, ha uno stadio chiuso da oltre 1250 giorni, è sprovvisto di piscina olimpionica coperta, ha una pista d’atletica priva di illuminazione e manca un vero palazzetto dello sport. Sono io a essere inadeguato o lo è il Comune? Se il sindaco ha reagito in maniera così scomposta significa che ho colpito nel segno. Confermo parola per parola quello che ho detto e invito Biffoni a un confronto pubblico quando vuole. Infine un’ultima domanda: il Comune quanto stanzia per lo sport? Noi come Coni regionale per la Toscana abbiamo messo 481mila euro, a cui si sommano oltre 100 milioni a livello nazionale. E il Comune? Si è mosso dopo tre mesi e mezzo dalla pandemia e ancora non parla di fondi per società e associazioni sportive”.
Questo il link per visionare il questionario