6 Giugno 2020

“Patto per la rinascita”, l’associazione italiana allenatori non ci sta: “Allibiti e costernati per non essere stati coinvolti”


La Sezione Provinciale di Prato dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio ha appreso casualmente e solo grazie a vari “social” della sottoscrizione da parte di 18 società calcistiche
pratesi (su 50 circa) – aderenti alla Lega Nazionale Dilettanti – del denominato “PATTO DELLA RINASCITA”, stipulato unilateralmente a seguito della situazione venutasi a creare
successivamente alla pandemia del Covid 19. Fra i sei argomenti trattati nel documento, nel primo – intitolato “Contributi agli sportivi” – le 18 società aderenti “nella chiarezza e la lealtà dovuta ai propri collaboratori, ritengono di far prendere atto che non sarà possibile procedere con la somministrazione dei rimborsi forfettari agli sportivi (atleti, istruttori, allenatori ed altre figure che le singole società riterranno assimilare), almeno per i primi quattro mesi dal ritorno all’attività agonistica”.
Nel contesto del suindicato capitolo, si dice, inoltre, che le società sottoscriventi “si impegnano a condividere con i collaboratori che aderiranno a tale assunto un gentleman agreement attraverso il quale si impegnano a confermare anche per la stagione successiva i collaboratori in questione. In relazione a quanto sopra riassunto l’Assoallenatori pratese non può che rimanere costernata
ed allibita sia per i contenuti del documento stesso che, soprattutto, per il metodo adottato per la sua stesura. Riteniamo, infatti, che:
1.- nel documento in parola non viene fatto alcun riferimento alle rate di marzo, aprile, maggio, giugno 2020 del premio di tesseramento spettante ai tecnici operanti nelle società calcistiche dilettantistiche (trattasi di premio dovuto annualmente, indipendentemente dai mesi di attività effettivamente svolti, tant’è vero che è dovuto anche in caso di esonero del tecnico, e che viene solitamente frazionato in dieci rate mensili solo per consuetudine e comodità di pagamento);

2.- la volontà manifestata, sottolineiamo ancora, unilateralmente, di non voler corrispondere quattro decimi del premio suddetto per la prossima stagione calcistica, sia una decisione che
mortifica ed umilia fortemente la figura professionale e non più di mero volontario dell’allenatore qualificato (obbligatorio per ogni squadra partecipante a qualsiasi campionato organizzato dalla F.I.G.C.), che, comunque è obbligato a mantenere onerosamente la propria iscrizione all’Albo dei Tecnici della F.I.G.C., a partecipare – pena la sospensione della propria licenza, che ha ottenuto con grossi sacrifici di tempo e denaro, – ai corsi di aggiornamento obbligatori e spesso a svolgere anche compiti incommensurabili a volte più rivolti all’aspetto educativo – sociale che a quello tecnico-tattico;

3.- allorquando si debbano esaminare tematiche e problemi che coinvolgano direttamente e congiuntamente varie categorie (in questo caso, società, calciatori, allenatori, preparatori atletici e collaboratori vari), l’etica e il buon senso consiglino che tali argomenti siano discussi collegialmente, in un tavolo comune di lavoro, e che le decisioni finali siano la sintesi condivisa dei vari interessi e non, invece, decisi unilateralmente, costituendo un vero e proprio “cartello fra società” e limitandosi a “far prendere atto ai propri collaboratori” quanto a loro imposto. La definizione gentleman agreement ci pare non proprio idonea. Esempio lampante di quale sia il corretto modus operandi è costituito dal protocollo di intesa sottoscritto congiuntamente il 22 maggio 2020 da Cosimo Sibilia, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti (della quale anche le 18 società firmatarie fanno parte e che hanno dichiarato loro stesse di non intendere costituire rappresentanze specifiche o diverse da quelle nelle quali pienamente si ritrovano e da cui si sentono pienamente rappresentate) e da Renzo Ulivieri, Presidente dell’ A.I.A.C., nel cui articolo 5 viene concordemente stabilito, in merito alla tematica dei corrispettivi – a titolo di Premio di tesseramento – maturati dai Tecnici tesserati presso le Associazioni e Società affiliate alla LND nel periodo compreso tra il 1°
marzo ed il 30 giugno 2020 e solo nell’ipotesi di impossibilità della conclusione della stagione sportiva 2019/2020, le parti assumono che un bilanciato ed equo contemperamento degli interessi sia garantito stabilendo che: a) il Tecnico tesserato rinunci a 1/3 del corrispettivo maturato dal 1° marzo al 30 giugno; b) il Club provveda al pagamento della mensilità di marzo oppure, in caso di ratei ripartiti sino e compresa la mensilità di giugno, di altra quota pari a 1/3 del corrispettivo maturato dal 1° marzo al 30 giugno, detraendo eventualmente dal solo rateo relativo al mese di marzo, quanto eventualmente già percepito dall’allenatore a titolo di indennità ex art. 96 del decreto – legge 18 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27; c) per la restante quota di 1/3 del corrispettivo maturato dal 1° marzo al 30 giugno–detratto quanto eventualmente ulteriormente percepito dal tesserato per le mensilità di aprile e di maggio sulla scorta di quanto sarà previsto del decreto – legge noto come “Decreto Rilancio”– questa sia coperta da un Fondo Federale Emergenziale di Solidarietà sino ad esaurimento delle risorse.
Nulla, invece, è stato discusso e deciso circa la ridotta o negata corresponsione del premio di tesseramento per la stagione 2020/21.

Riteniamo, inoltre, conoscendo la correttezza, la professionalità e l’etica sia del Presidente del Comitato Regionale Toscana della LND che del vice Presidente dello stesso Comitato, che la loro presenza alla presentazione del “Patto per la rinascita” sia stato un gesto di dovuta cortesia nei confronti delle società firmatarie e non, invece, un implicito avallo del medesimo documento. La Sezione Provinciale dell’Associazione Italiana Allenatori di Prato provvederà ad informare i propri tesserati di quanto sopra perché possano considerare loro stessi la chiarezza e la lealtà delle società con cui decideranno eventualmente di intrattenere rapporti.