Opera Santa Rita, riapre il centro diurno “Franco Primi” per disabili. Test sierologici ogni 15 giorni a pazienti e operatori VIDEO
Dopo tre mesi di chiusura imposta dall’emergenza Covid, riapre il Centro diurno di riabilitazione “Franco Primi”, gestito dalla Fondazione Opera Santa Rita in convenzione con la Asl. Qui, giovani e adulti disabili, non autosufficienti, vengono seguiti da uno staff multisciplinare: educatori, fisioterapisti, psicologi, esperti di musicoterapia. Da oggi, il gruppo di pazienti potrà tornare a frequentare quotidianamente il centro, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30. Le nuove misure anti-contagio prevedono diversi step: misurazione della temperatura all’ingresso, sanificazione di scarpe e ruote delle carrozzine, mascherina, guanti, visiere e camice monouso per il personale. Inoltre, secondo i protocolli, vengono eseguiti i test sierologici ogni due settimane, sia agli utenti che agli operatori. Regole precise per consentire la piena ripresa dell’attività, che potrà proseguire anche nel mese di agosto (da parte della Fondazione c’è la disponibilità a restare aperti).
La difficoltà maggiore, al momento, riguarda il trasporto di alcuni pazienti. Il Centro Primi non dispone infatti di mezzi propri attrezzati e si affida ad associazioni esterne per garantire l’accesso al servizio. “Ma la mancanza di un accordo tra Società della Salute e associazioni di volontariato impedisce, di fatto, ad una parte degli utenti di godere delle prestazioni”, spiega la direttrice della Fondazione, Renza Sanesi. Su 22 pazienti normalmente seguiti dal Centro, solo 11 possono per adesso recarsi in via Bisori per le attività, ovvero solo quelli che vengono accompagnati autonomamente dalle famiglie. L’altra metà resta in attesa di poter tornare alla “normalità”. Per tutti, scatterà ad ogni modo una rivalutazione complessiva della situazione, visto il lungo fermo dettato dall’emergenza dei mesi scorsi.
Ma il Centro Primi non è l’unico ad accogliere nuovamente i propri ospiti. Domani torneranno in funzione il Centro Politano e il “Centrino” di via Pomeria, entrambi centri diurni specializzati nell’assistenza a persone autistiche. In entrambi i casi, i pazienti saranno divisi in due gruppi. Si tratta, per il Centro Politano, di circa 20 ragazzi mentre per il “Centrino” di 16 bimbi e adolescenti under 18. Lunedì prossimo sarà invece la volta della ripartenza del Coderino, il centro diurno di Iolo con 10 utenti.