8 Maggio 2020

Nonna Flora, la “sposina”, guarisce dal Coronavirus a 94 anni: “Non vedo l’ora di tornare a giocare a briscola con le mie amiche” FOTO e VIDEO


Flora Cecchi – conosciuta a Montemurlo come “nonna Flora”, in via Torino come “cipollona” e al cinema come “la sposina” – non si è arresa al Coronavirus: si è ammalata, ha visto l’inferno e gli ha fatto una risata in faccia, tornando dalle figlie dopo 40 giorni di ricovero all’ospedale Santo Stefano. Un esito positivo che non era del tutto scontato a 94 anni, con le complicazioni che questa malattia insidiosa può generare. “La prima settimana i medici ci hanno detto che era molto grave, abbiamo avuto paura di non rivederla più”, raccontano le figlie Alba e Sara Ferretti, che ci aiutano a fare l’intervista a nonna Flora, il cui udito ha subito qualche contraccolpo in seguito al lungo ricovero.

 

 

“Quaranta giorni senza vedere nessuno, dei miei nipoti, delle mie figlie. E’ stato lungo e doloroso”, racconta nonna Flora, che pensa ai medici e agli infermieri del Santo Stefano, ai quali ha voluto mandare un biglietto di ringraziamento: “Sono stati bravi, accoglienti, mi aiutavano a vivere e mi dicevano ‘Forza Flora, coraggio'”. Ma nonna Flora guarda poco al passato ed è proiettata al futuro: “Prima andavo a giocare a tombola e a carte. Diamine se ritorno a giocare! Tanto ho le amiche che mi vengono a prendere a casa e mi riportano…sicché!”. Flora Cecchi ha recitato in due film: “Sogni di gloria” del collettivo Snellinberg, in cui con l’amica di sempre Anaide Castellani ha formato la coppia delle “sposine”, e “La scuola più bella del mondo”, con Christian De Sica e Rocco Papaleo.

 

 

Lucrezia Sandri