La storia di un territorio e della famiglia che più ha influenzato, nei secoli, le vicende dell’intera comunità raccontata per immagini. È l’obiettivo delle “Istorie di casa Bardi”, video racconti realizzati dall’Accademia Bardi in collaborazione con il Comune di Vernio, di cui è autore Alessandro Magini.
Il primo video racconto è già disponibile sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Comune di Vernio, ma la serie proseguirà con altri video che approfondiranno la peculiare storia del territorio di Vernio, del Feudo e dei suoi feudatari.
“In un momento così particolare per la nostra comunità, abbiamo pensato di utilizzare nuovi strumenti per continuare a condividere e diffondere la cultura storica del nostro territorio, che ha aspetti peculiari interessanti”, spiega l’assessore alla Cultura di Vernio Maria Lucarini.
La serie di video racconti, prosegue l’assessore, è a disposizione anche delle scuole e degli insegnanti di Vernio, impegnati come tutti a sperimentare un’inedita scuola in modalità on line.
“Un ciclo di affreschi dedicati alle Storie di Casa Bardi – alle origini del ramo dei Bardi di Vernio” è il primo episodio di tre che narrano le origini della famiglia, leggendone la storia attraverso gli affreschi di fine Cinquecento dedicati appunto alle “Storie di Casa Bardi”, che si trovano nell’odierno palazzo Guicciardini, tra Lungarno Guicciardini e via Santo Spirito a Firenze.
La storia di Vernio è infatti indissolubilmente legata a quella di Firenze almeno dal 1332, cioè da quando la famiglia Bardi acquistò il feudo imperiale di Vernio, dando origine al ramo dei Bardi di Vernio, che si distinse inserendo nello stemma il castello di Vernio che ancora oggi campeggia anche sullo stemma del Comune.
La figura di Pandolfo Bardi, cugino del più famoso Giovanni Maria Bardi – accademico della Crusca, musicista ed esponente della Camerata dei Bardi – è il filo conduttore dei primi video racconti. Fu probabilmente Pandolfo infatti a commissionare l’unico ciclo di affreschi esistenti sui Bardi nel salone al piano terreno in quello che allora era Palazzo Bardi (e tale rimase fino al 1810, quando passò ai Guicciardini). Gli affreschi sono da poco stati attribuiti a Michelangelo Cinganelli, artista che lavorò nella cerchia del Cigoli e di Bernardino Poccetti, e che era particolarmente apprezzato come disegnatore di cartoni e arazzi. Si tratta di un imponente progetto iconografico con una serie di lunette dove sono raffigurati i personaggi e gli eventi più significativi della storia della famiglia.
Già “in lavorazione” sono poi episodi sul Casone dei Bardi, di cui sarà autrice Marta Papi, e su altri illustri membri della famiglia che diedero il loro contributo alla storia di Vernio e di Firenze.