16 Maggio 2020

Interrogazione di Giacomelli (PD) al ministro sui tagli agli organici scolastici. Sulla questione interviene anche la consigliera Bugetti


“Sanare immediatamente questa intollerabile penalizzazione della scuola pratese”, questo il senso della interrogazione urgente presentata al ministro della pubblica Istruzione Azzolina dal parlamentare PD Antonello Giacomelli per chiedere di rivedere le assegnazioni per il prossimo anno scolastico che costringerebbero Prato a perdere più di 30 cattedre. Il problema era già stato rappresentato nei giorni scorsi dalla Flc Cgil. Il sindacato, in una nota, aveva riferito come per il nuovo anno scolastico si prospettasse “un ulteriore taglio degli organici”, pari, secondo i calcoli della Cgil, a 30 cattedre nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Nel testo della interrogazione, Giacomelli ricorda che la scuola pratese è già pesantemente sotto organico per un errore tecnico dell’ufficio scolastico territoriale e che più di altre realtà Prato avrebbe bisogno di avere tutte le cattedre per affrontare una realtà che vede crescere la popolazione scolastica ed in particolare gli alunni con bisogni educativi e quelli di origine non italiana. “Nei prossimi giorni, dichiara Giacomelli, prenderò direttamente contatto con il ministro per sollecitare l’attenzione dovuta alla situazione pratese”.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliera regionale del PD Ilaria Bugetti: “In un momento in cui non ci sono ancora linee guida precise da parte del governo su come dovrà essere gestita la riapertura delle nostre scuole nelle prossime fasi dell’emergenza coronavirus, non è concepibile pensare già a dei tagli di organico – ha spiegato Bugetti –. Anzi, è proprio adesso che avremmo bisogno di più personale. L’obiettivo è quello di cercare soluzioni per far andare i ragazzi a scuola nel miglior modo possibile, perché se la didattica online è utile, specie in casi d’emergenza, quella dal vivo, fatta di socialità, è invece fondamentale, come ho sottolineato più volte, e questo prevede che ci siano più insegnanti, non di meno”. La consigliera ha portato la questione all’attenzione dell’assessore regionale all’Istruzione Cristina Grieco.