Da ieri sera i sindaci della Val di Bisenzio non pubblicheranno più sui profili Facebook personali e dei Comuni l’aggiornamento quotidiano sulla situazione sanitaria della Valbisenzio. “Lo faremo in caso di urgenza o di cambiamento sostanziale della situazione sanitaria”, hanno annunciato all’inizio di un lungo messaggio ai cittadini per l’apertura della Fase 2.
“Oggi ci avviciniamo alla Fase 2 con un misto di speranza e di paura – scrivono Guglielmo Bongiorno, Primo Bosi e Giovanni Morganti – Speranza di esserci lasciati alle spalle un momento drammatico con le sue angosce, i suoi dolori, le sue preoccupazioni e la paura che un passo falso, un gesto sbagliato, un’involontaria imprudenza ci precipiti nuovamente nell’abisso. L’allentamento delle misure sarà graduale e proporzionale alla capacità di rispettare le regole”.
“Ora è il momento che richiede forza per provare a ripartire e cautela perché il maledetto virus è sempre in agguato – affermano – Questa nuova Fase senza dubbio ci permette di guardare al futuro mentre però ci costringe a rimanere ben ancorati al presente, all’impegno di cercare un equilibrio tra tutela della salute e necessità della ripresa per far funzionare il sistema produttivo, tutti beni preziosi delle nostre comunità”.
“Si è arrestata per il momento la fase dell’emergenza sanitaria ma resta aperta in tutta la sua complessità la questione socio-economica che riguarda la vita quotidiana di tutti, cittadini e imprese – proseguono – Velocemente rischiamo di ritrovarci in una crisi sociale ed economica difficile da superare. Dovremo essere bravi a cambiare e adattare i luoghi di lavoro e di studio, gli spazi di socializzazione, il modo di vivere il nostro territorio”.
Il lavoro è una delle prime preoccupazioni. “Dovremo farci trovare pronti ad affrontare una crisi occupazionale e nuove organizzazioni del lavoro, saldi nella nostra convinzione che nessuno resterà solo o sarà lasciato indietro – affermano i primi cittadini di Vaiano, Vernio e Cantagallo – Saremo al fianco dei cittadini che rischiano il posto di lavoro ed alle attività economiche che rischiano una crisi pericolosa. Noi ci saremo e faremo la nostra parte”.
L’impegno è a non risparmiare energie. “Le risorse comunali sono poche, le spese sempre più ingenti e le entrate stanno crollando, ma fino a quanto il nostro bilancio lo consentirà staremo accanto a chi ha bisogno – scrivono ancora i sindaci – Faremo la nostra parte riducendo tasse e tariffe per chi è stato colpito dalla crisi, aiuteremo le famiglie in difficoltà, sosterremo la ripresa delle attività economiche. Le soluzioni le troveremo insieme, spinti soltanto dall’impegno e dall’amore per la nostra terra”.
Vicinanza ai cittadini e solidarietà resteranno fari di riferimento anche nella Fase 2. “Già all’inizio dell’emergenza l’impegno di prossimità ai cittadini delle amministrazioni comunali e la forte solidarietà che ha messo in rete le risorse del sistema pubblico, dell’associazionismo, del volontariato – che ancora una volta ringraziamo di cuore – sono riusciti a fare in modo che in una situazione drammatica ci fosse attenzione per tutti – sottolineano ancora – Abbiamo come prima urgenza dato supporto a chi si trovava in difficoltà attraverso gli strumenti a disposizione: dai buoni spesa agli interventi sociali fino alle preziose attività di assistenza ai più fragili messe in campo dal sistema del volontariato. Vicinanza ai cittadini e solidarietà saranno gli impegni che confermeremo anche nella nuova fase per fare in modo che nessuno rimanga indietro o si senta lasciato solo”.
L’impegno prossimo riguarderà anche le iniziative estive per l’accoglienza turistica. “Le azioni strategiche per il futuro ci vedranno impegnati ancora nella prevenzione del rischio per contrastare l’epidemia ma con uno sguardo al futuro, a programmare iniziative mirate sui temi del turismo locale, alla promozione del territorio, allo sviluppo economico da attualizzare secondo i nuovi bisogni. Può essere un’opportunità interessante da cogliere lavorando tutti insieme, amministrazioni locali, associazionismo e operatori economici”, scrivono i sindaci.
Un pensiero speciale per bambini, ragazzi e famiglie. “Lavoreremo poi ai nuovi bisogni delle famiglie con minori – mettono in evidenza – Sappiamo bene i sacrifici e le difficoltà che stanno attraversando. La mancanza della scuola è una realtà inaspettata che stiamo affrontando con gli istituti scolastici attraverso forme innovative di didattica a distanza. Come tutte le cose, dopo una partenza con qualche intoppo il sistema sta andando a regime, tanto da averci spinto a richiedere al Governo di sperimentare nuove modalità per la formazione dei nostri ragazzi”.
Infine un grazie per tutti. “Vogliamo chiudere con un grande ringraziamento collettivo che abbraccia tutta la comunità che in questo periodo ha lottato, si è disperata, ha sofferto, ha stretto i denti ma ha reagito e si è dimostrata unita e capace di affrontare una sfida più grande di tutti noi – concludono Bongiorno, Bosi e Morganti – La partita si è messa bene, sta alla responsabilità di noi tutti decidere se giocare per vincere o se abbandonare il campo”.