6 Maggio 2020

Commercio, Bugetti (Pd): «Sì al piano delle “3 T” per ripartire il prima possibile»


«Testare, tracciare e trattare i casi di positività al Covid-19 è la chiave per poter far ripartire le attività commerciali il prima possibile». È quanto sostiene la consigliera regionale Pd e vicepresidente della commissione consiliare Sviluppo economico Ilaria Bugetti. «Per permettere al commercio di riaprire e interrompere quanto prima lo stop prolungato che ha messo a dura prova negozi, bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti, agenzie per il turismo ed altri è fondamentale applicare il cosiddetto piano delle “3 T” – afferma la consigliera –, che grazie ad un monitoraggio continuo consente di individuare subito i casi di coronavirus e poterli così isolare e trattare, bloccando sul nascere la diffusione della malattia».

«È il piano su cui sta spingendo la Regione Toscana e in virtù del quale, non appena andrà a regime, potremo essere in grado di riaprire in maniera differenziata, intercettando i contagi ed isolando le zone “a rischio”. Poter testare, tracciare, trattare vuol dire infatti essere maturi per ripartire e la Toscana sta procedendo in questa direzione. È per questo che la Regione, anche attraverso la commissione di cui sono vicepresidente, in questi giorni ha chiesto al governo, forte di un piano di monitoraggio e prevenzione strutturato volto ad evitare il rischio di ricadute e fiduciosa anche nel senso civico e di responsabilità dei suoi commercianti, di valutare la possibilità di accelerare i tempi sulla riapertura in sicurezza, là dove è possibile, delle attività commerciali».

«È infatti fondamentale, in parallelo al mantenere sotto controllo la situazione sanitaria, anche muoversi affinché non crolli quella del lavoro, perché, ormai purtroppo lo sappiamo, quella coronavirus è un’emergenza prima di tutto sanitaria ma anche economica. Dopo 2 mesi di chiusura, questo per i nostri commercianti è il momento più difficile ed è nostro dovere continuare a star loro vicino per sostenerli ed ascoltare le loro richieste. È per questo che abbiamo proposto al governo l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto, parametrati sugli incassi mancati rispetto all’anno precedente, per poter compensare le perdite subite oltre che linee chiare sui protocolli di riapertura. Ci sono infatti attività che con ogni probabilità hanno già le distanze e le misure idonee per poter riaprire, chiediamo perciò che queste possano ripartire quanto prima. Come Regione, abbiamo già ricevuto ed accolto molte richieste da parte dei commercianti: dallo spostamento del 740 ai contributi per l’affitto, dall’accesso agevolato al credito agli incentivi. Restiamo inoltre in attesa di vedere cosa stabilirà il decreto aprile del governo (ormai slittato a maggio) per compensare quei bisogni che rimarranno scoperti e fare ulteriori passi a sostegno dei commercianti, confrontandoci anche con le associazioni di categoria».