Circa il 40% per cento dei buoni spesa che il Governo ha assegnato alla Val di Bisenzio saranno consegnati alle famiglie entro giovedì prossimo. Stamani negli uffici dei Servizi sociali di Vaiano e Vernio, anche per il territorio di Cantagallo, è iniziata la distribuzione dei buoni spesa a chi aveva fissato telefonicamente l’appuntamento nei giorni scorsi e si è presentato con l’autocertificazione prevista. La priorità viene data a chi – causa emergenza Covid-19 – ha avuto una pesante contrazione delle entrate familiari o è privo di reddito e non viene supportato in altro modo dai servizi sociali dei Comuni.
Entro giovedì i Comuni cercheranno di dare risposta alla prima mandata di richieste, provenienti da oltre 80 nuclei familiari, arrivate in questi giorni. Ma già stamani sono state oltre 50 le telefonate giunte agli uffici, circa il 70% delle persone che hanno chiamato si sono dette prive di reddito e quindi nelle condizioni di ricevere i buoni spesa.
I buoni spesa che vengono consegnati hanno un taglio di 25 o 50 euro e possono essere spesi alla Coop Bisenzio Ombrone di Vaiano e Vernio, al Penny Market di Vaiano, e in 17 negozi di vicinato (cinque a Vaiano, e sei rispettivamente a Vernio e Cantagallo). La Coop Bisenzio Ombrone donerà ai tre Comuni ulteriori buoni pari al 10% di quelli che vengono distribuiti nei suoi supermercati. In questo modo si aggiungono nuove disponibilità per la spesa di chi si trova in difficoltà.
A disposizione per i buoni spesa delle famiglie della Val di Bisenzio ci sono circa 100 mila euro. Le risorse disponibili sono state quantificate dal Governo sulla base della popolazione residente: oltre 53 mila euro per Vaiano, circa 38 mila per Vernio e poco più di 18 mila per Cantagallo. Per rendere più efficace e rapida la consegna prima di recarsi agli uffici è necessario chiamare l’Ufficio dei servizi sociali dell’Unione dei Comuni ai numeri 0574 931036 oppure 0574 942451.
Ai nuclei familiari privi di reddito il pacchetto dei buoni spesa può arrivare fino a 400 euro, la cifra comunque viene definita su base reddituale. L’ordinanza del Governo prevede che sia l’ufficio dei servizi sociali dei Comuni a individuare i beneficiari tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza legata all’epidemia, determinando il relativo contributo destinato a soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali. L’ordinanza indica di dare priorità a coloro che non sono già assegnatari di sostegno pubblico.
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