“Se chi raccoglie e ricicla rifiuti può riaprire, allora devono far riaprire anche l’unico distretto che ricicla stracci”. Così il parlamentare pratese Giorgio Silli si esprime sulla possibilità di riapertura delle aziende del nostro distretto
“Inserire il tessile fra le categorie che riapriranno in deroga al decreto di chiusura (che dovrebbe essere posticipato al 3 maggio) è tutt’altro che semplice – prosegue Silli che poi propone – L’unica strada che possiamo percorrere è quella di caratterizzare il tessile moda, e ancor di più il nostro distretto, usando anche degli escamotages.
La deperibilità dei prodotti legati alle stagioni, la stagionalità vera e propria del settore è uno di questi.
Dal mondo delle imprese pratesi arriva un suggerimento, ossia che fra le aziende che potranno riaprire vi sono quelle che raccolgono rifiuti riciclabili (codice Ateco 38.11).
In queste ultime ore utili, l’ultimo tentativo deve essere quello di spiegare al governo che le nostre aziende che raccolgono stracci non possono riciclarli senza che la filiera lavori interamente.
Un obiettivo difficile da raggiungere ma a questo punto non possiamo lasciare niente di intentato” conclude Silli.