Sulla gestione delle Rsa in Toscana in questo periodo di coronavirus prosegue la discussione. A intervenire è anche la candidata alla regionali per il Movimento 5 Stelle Chiara Bartalini. “In questi giorni c’è molta attenzione attorno alle Rsa, agli operatori e i loro assistiti, ma i problemi vengono da lontano e molto oltre il Covid – dice la grillina – La sanità costa e da anni abbiamo assistito a uno smantellamento progressivo del sistema sanitario nazionale. Personale sottonumero, ritardi di mesi degli stipendi, carenza di dispositivi di sicurezza individuali, personale che si ritrovava a eseguire mansioni oltre la spettanza di ruolo. Queste sono solo alcune delle gravi problematicità che già in passato per esempio gli operatori sanitari della Rsa di Cicignano avevano portato alla luce”.
Partendo da questi presupposti Bartalini chiede alla Regione “una radicale revisione del sistema di appalti, con una doverosa analisi dei soggetti in termini di professionalità e qualità, anche in merito al rapporto col personale sanitario impiegato”. “Non è accettabile che siano mantenuti in piedi appalti e convenzioni con chi non mostra professionalità con gli assistiti e con i dipendenti – conclude – In Italia abbiamo personale sanitario capace e meritevole sia nel pubblico che nel privato, lo Stato attraverso le Regioni ha il dovere di tutelare la sanità che rimane sempre pubblica anche quando opera attraverso convenzioni col privato. La tutela della salute non accetta “zone d’ombra” e lo Stato attraverso il nostro Sistema sanitario nazionale ne deve essere garante”.