“Non si prospetta rapidità nell’erogazione della liquidità promessa dal dl imprese, e questo nonostante gli sforzi degli istituti bancari ad offrire gli strumenti più adeguati ai propri clienti. Nell’ambito del ciclo di incontri con le associazioni di categoria sul dl imprese, abbiamo oggi analizzato le misure assieme al presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Saranno infatti proprio le banche a fare da front-office con le imprese che richiederanno i finanziamenti garantiti in base al decreto”. Lo dichiarano i membri dell’esecutivo e i parlamentari di Cambiamo con Toti, tra i quali il pratese Giorgio Silli. “Patuelli ci ha fornito tutte le delucidazioni sull’implementazione del dl da parte delle banche, assicurando l’impegno massimo a fornire con urgenza la liquidità alle imprese. Ma a noi di Cambiamo restano perplessità sul provvedimento sia per l’assenza di deroghe o semplificazioni alle procedure bancarie e alle indicazioni della vigilanza. Dunque nessun automatismo, i finanziamenti, nonostante le garanzie pubbliche, saranno erogabili solo al termine delle normali pratiche”. Il timore per Cambiamo è che si possa verificare una congestione del sistema. “Il peso della crisi resta sempre sulle spalle di imprese e famiglie, dunque, le poche risposte giunte dal governo continuano a dimostrarsi insufficienti, tardive e inadeguate all’emergenza che ha colpito il nostro Paese” concludono i parlamentari.
