11 Aprile 2020

Chiusura del distretto, la Cgil invita al dialogo: “Definiamo condizioni di lavoro sicure. Dovremo convivere ancora a lungo col coronavirus”


Subito un tavolo di confronto «per discutere come riaprire quando chi ne ha la responsabilità darà il via, e per definire protocolli anticontagio di filiera». Sono le proposte che lancia la Cgil di Prato, con il suo segretario generale Lorenzo Pancini: «La vera sfida in un territorio come Prato, dove non esistono Fca o grandi stabilimenti industriali a ciclo completo, ma lanifici con produzioni completamente esternalizzate, è coniugare sicurezza e lavoro durante tutte le fasi produttive e i passaggi intermedi tra esse». Anche da piazza Mercatale arriva quindi un intervento dopo la decisione del governo di prorogare il lockdown al 3 maggio.

«Serve subito – continua la Cgil – un tavolo di confronto vero e fattivo, sulle cose che sono di nostra competenza, per non rischiare di trovarci impreparati alla ripartenza. Ribadiamo che bisogna discutere subito del “come” per essere pronti per il “quando”, sicurezza e lavoro devono andare sempre di pari passo. Quanto più, e quanto prima, riusciamo, insieme, a definire condizioni di lavoro sicure, tanto più la riapertura sarà vicina».

«Perché è ormai evidente a tutti – concludono Pancini e la Cgil – che dovremo convivere a lungo con il coronavirus difendendoci dal contagio, almeno fino a quando non arriverà il vaccino, che non pare essere dietro l’angolo».