Sono già sei le aziende della filiera del tessile della provincia di Prato che hanno dato disponibilità alla Regione Toscana per riconvertirsi e produrre mascherine e camici medici. A causa dell’emergenza per il Coronavirus l’industria tessile va così in aiuto del sistema sanitario: si tratta di aziende che coprono vari punti della filiera tessile, da realtà che creano solitamente tessuti a quelle che tagliano modelli per i vestiti. Il fabbisogno dei dispositivi per la protezione in Toscana è attualmente stimato in circa 15mila camici al giorno e in un numero ancora più alto di mascherine.
“Voglio ringraziare tutte le aziende che si sono attivate immediatamente per la realizzazione dei materiali richiesti, – sottolinea Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd – è un momento molto delicato ed è necessaria la collaborazione di tutti. Ci sono già aziende che hanno sottoposto i primi prototipi, e presto avremo anche la prima produzione di camici: una risposta davvero straordinaria e tempestiva”. È importante che i dispositivi siano realizzati in tessuto omologato ed è questa la fase più delicata, che sarà seguita direttamente dall’Università di Firenze, che sovraintende alla produzione del nuovo materiale.