Anche il mondo del nuoto paga dazio al coronavirus. Da oggi, 9 marzo, il Centro Giovanile di formazione sportiva, che gestisce le piscine comunali, ha deciso di sospendere tutte le proprie attività: nuoto pinnato, corsi adulti in piscina, gruppi sportivi nuoto. La decisione – è scritto in una nota – è stata assunta sulla base delle restrizioni contenute dal decreto ministeriale di ieri “per senso di responsabilità e per promuovere comportamenti di massima attenzione verso prescrizioni che appaiono indispensabili per poter fronteggiare con comune senso civico l’attuale criticità nazionale”. Già a partire da venerdi scorso, quando il governo aveva chiuso le scuole e consentito le attività sportive mantenendo un metro di distanza, il Cgfs aveva sospeso il nuoto dei bambini e ragazzi per le oggettive difficoltà a far rispettare la disposizione, soprattutto negli spogliatoi. Adesso la sospensione riguarda tutte le attività e resterà vigente fino a nuova comunicazione che sarà diffusa attraverso gli istruttori, messaggi individuali e attraverso il sito del Cgfs.
Il blocco all’attività natatoria è poi assoluto dal pomeriggio di oggi, 9 marzo, quando è stato deciso che per almeno due settimane, o fino a nuova comunicazione, tutte le piscine comunali di Prato sono chiuse. La decisione è stata presa dal Cgfs dopo che anche tutte le associazioni sportive amatoriali ed agonistiche, dopo le indicazioni della Fin, hanno comunicato la sospensione delle rispettive attività in tutte le piscine comunali di Prato.
La situazione avrà ripercussioni, oltre che per gli utenti, anche per il personale del Centro giovanile di formazione sportiva, composto da una trentina di addetti, tra istruttori, bagnini, custodi e tecnici, in parte dipendenti e in parte collaboratori a partita Iva. Per quanto riguarda i rapporti tra il Comune e il gestore, anche da un punto di vista economico, nel contratto di gara sono previsti casi come questi? “Nel bando – risponde la direttrice del Cgfs Beatrice Becheri – è prevista una revisione del contributo riconosciuto al gestore solo in occasione dei lavori di manutenzione previsti, come ad esempio alla piscina di Mezzana. Per casi come questi non è previsto niente, per cui non sappiamo come sarà regolata la questione”.
Piscine chiuse anche a Carmignano, dove la società che gestisce l’impianto di Comeana ha deciso che la struttura resterà chiusa fino al 15 marzo compreso. Sempre a Carmignano, come già annunciato, in osservanza della disposizione del Sindaco di ieri, 5 marzo, che recepisce il decreto ministeriale, per quanto riguarda gli impianti sportivi comunali, sono sospese fino al 3 aprile tutte le attività di sport di base e le attività motorie in genere, comprese tutte le scuole di avviamento sportivo (scuola calcio, scuola nuoto, scuola tennis, minivolley etc). Sono sospese inoltre tutte le attività relative agli sport di contatto (arti marziali, etc). Sono invece consentite le attività di atleti agonisti, a patto che le associazioni e le società sportive garantiscano il rispetto di quanto stabilito dal decreto ministeriale.