“L’emergenza Coronavirus ci pone davanti a una situazione critica sul piano sanitario e su quello economico. Stiamo lavorando tutti per affrontare entrambi gli aspetti, consapevoli che non stiamo correndo una cento metri ma una lunghissima maratona. Lavorare tutti insieme è quindi fondamentale, così come affrontare l’oggi e allo stesso tempo iniziare a gettare le basi per la ricostruzione, sociale ed economica, nei prossimi mesi”. Il sindaco Matteo Biffoni sintetizza così l’impegno della città di Prato nell’affrontare la pandemia Covid-19, anche sotto il profilo economico. Sin dall’inizio dell’emergenza l’amministrazione comunale, attraverso il sindaco e l’assessore Benedetta Squittieri, è stata in costante contatto con la Regione Toscana e tutto il mondo del lavoro pratese. Anche questa mattina in videoconferenza si è tenuto il tavolo di lavoro a cui hanno partecipato appunto Biffoni e Squittieri per il Comune di Prato, l’assessore Stefano Ciuoffo per la Regione Toscana e i rappresentanti di Confindustria, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Palazzo delle professioni, Federalberghi, Cgil, Cisl e Uil.
Tutti hanno condiviso la forte preoccupazione per la situazione sanitaria, dato che la città, come l’intera nazione, sta affrontando una fase complicata che non si sa ancora quanto durerà. La decisione del governo, auspicata anche dal sindaco, di chiudere molte tipologie produttive è stata dolorosa ma dettata proprio dalla necessità di contenere la diffusione del virus con tutti i mezzi possibili.
Biffoni ha subito proposto ai soggetti coinvolti di lavorare insieme sia sugli interventi che possono essere messi in campo a livello locale, sia per la realizzazione di un documento condiviso da presentare al governo sottolineando le priorità della città di Prato e dell’intero sistema socio-economico del nostro territorio.
“Si tratta di un documento che verrà stilato già nei prossimi giorni, con l’individuazione di interventi di carattere generale ma anche di altre necessità più specifiche del nostro sistema produttivo, in particolare per i settori tessile e moda”, spiega il sindaco. I settori che caratterizzano il distretto hanno una tipologia di produzione basata sulla stagionalità e particolarmente vocati all’export: due dati significativi dal momento che la pandemia è mondiale e quando l’emergenza sarà passata in Italia probabilmente interesserà ancora altri Paesi, mettendo quindi a rischio l’export in quei mercati che potrebbero essere ancora bloccati.
Analizzando gli interventi di cui le aziende hanno bisogno nell’immediato c’è innanzitutto la gestione della cassa integrazione: stanno già arrivando le prime domande, come hanno spiegato i consulenti del lavoro, ma deve essere il più possibile sburocratizzato il sistema, così da avere certezze sia sulle risorse sia sul fatto che le domande arrivino a buon fine. Da affrontare anche il problema della liquidità delle aziende. Rispetto a questo tema l’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha spiegato come la Regione si stia mobilitando per il sistema del credito e degli aiuti alle imprese. Già operativi tre strumenti per l’accesso al credito e la liquidità con Garanzia Toscana, in particolare la sezione speciale regionale del fondo di garanzia PMI, i voucher garanzia e il fondo regionale di garanzia. E proprio per essere pronti a sostenere la ripresa finita l’emergenza, la Regione Toscana sta lavorando su un’analisi dell’impatto della crisi sanitaria sul fronte economico, sui possibili scenari e quindi quali saranno le azioni da portare in campo per aiutare le imprese.
“Dobbiamo anche tenere conto delle aziende che restano aperte – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Benedetta Squittieri -. In queste imprese la sicurezza è oggi ancora più fondamentale per tutelare i lavoratori”.