Fondazione, 300 mila euro per aiutare l’ospedale di Prato. L’appello di Bini: “Mobilitiamoci, nella difficoltà diamo il meglio” VIDEO


Nei giorni dell’emergenza, ma anche della solidarietà, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ha deciso di mettere a disposizione 300 mila euro per sostenere l’attività dell’ospedale Santo Stefano di Prato. L’ente ha stretto un patto con la onlus Spes Docet, finalizzato all’acquisto diretto di macchinari e presidi ospedalieri utili a fronteggiare la possibile evoluzione del contagio da Covid -19 nel nostro territorio. Spes Docet è infatti impegnata in una importante raccolta fondi a favore dell’ospedale di Prato che ha visto la disponibilità concreta di un bel gruppo di imprenditori che hanno già raccolto 400 mila euro destinati all’acquisto di macchinari diagnostici per supportare la terapia intensiva.

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini, lancia l’appello per una ulteriore mobilitazione da parte di tutti coloro che possono dare una mano. “Adesso è il momento dei fatti, le parole servono davvero a poco – afferma Bini -. Del resto i pratesi nel momento della difficoltà riescono sempre a dare il meglio, ora ognuno di noi deve fare la sua parte: oltre a contribuire con comportamenti rigorosi al contenimento del virus, può impegnarsi a sostenere il nostro ospedale. Siamo riusciti a uscire da tante difficoltà e da tante crisi, se sappiamo aiutarci reciprocamente ce la faremo”.

Spes Docet è nata una ventina di anni fa per reperire fondi e sostenere strutture mediche, assistenziali o di ricerca, prevalentemente sempre a favore dei bambini. Stavolta l’impegno è nato dalla determinazione di un gruppo di imprenditori e la sottoscrizione è partita il 9 marzo spontaneamente. I bonifici vanno fatti a favore di Spes Docet con la causale ‘Imprenditori attivi per l’Ospedale di Prato – Emergenza coronavirus. Ecco l’Iban del conto su cui versare IT10 S030 4302 8000 0957 0000 164. Un comitato di garanzia formato da un gruppo di imprenditori e dal presidente di Spes Docet ha stabilito un rapporto diretto con la Direzione Generale di Usl Toscana Centro per concordare quali  sono le necessità e poi provvedere agli acquisti direttamente bypassando l’allungamento dei tempi legato alle procedure di gara. Da Spes Docet arriva la sollecitazione ad effettuare la donazione il prima possibile al fine di velocizzare la ricerca dei materiali la cui disponibilità, come è noto, è purtroppo sempre più problematica. 

Bini dichiara anche che la Fondazione sta prendendo in considerazione anche altri fondi “di emergenza”, ovvero risorse da erogare nel caso in cui la città si trovasse in una condizione di estrema difficoltà dal punto di vista economico alla fine dell’epidemia: “Stiamo valutando anche questa opzione, noi ci saremo”.