Coronavirus, il grido d’allarme del tessile-abbigliamento. Mazzetti (Forza Italia): “Il Governo aiuti il settore in modo concreto e rapido”


Le ultime restrizioni imposte dal Governo alle attività produttive ritenute non essenziali, “stanno conducendo il settore del tessile abbigliamento drammaticamente verso il baratro”. Il grido d’allarme arriva dall’onorevole Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, che rilancia con forza le preoccupazioni del comparto.

Mazzetti chiede al Governo di sostenere concretamente il tessile-abbigliamento: molte aziende hanno infatti dovuto chiudere i battenti dopo le ultime misure anti Coronavirus, adottate su scala nazionale. “Adesso – ripete Mazzetti – non lasciamole sole”.

“Come testimoniano i dati diramati dalla Camera Nazionale della Moda italiana, in soli due mesi dall’inizio del 2020, si sono registrate perdite dell’1,8%. E purtroppo, ad oggi, i dati sono sottostimati.  Questo ramo dell’industria italiana, il secondo per produttività, si trova in un momento storico di profonda crisi che non si registrava dal 2009″, afferma Mazzetti.

Per la parlamentare, è fondamentale essere consapevoli della portata e della gravità della situazione attuale. “Siamo consapevoli che senza un intervento immediato di iniezione di liquidità che copra la perdita del fatturato, le aziende del settore tessile non riusciranno a riaprire dopo il periodo di emergenza. L’attuale Credito di Imposta emesso e certificato dall’ADE va adeguato alla gravità della emergenza odierna e va reso subito monetizzabile presso gli Istituti di Credito come un assegno firmato dallo Stato Italiano: senza queste caratteristiche non serve allo scopo e non consente di anticipare la CIG ai dipendenti che dovranno aspettare mesi per lo stipendio e non potranno avere le stesse garanzie dei dipendenti pubblici, innescando una pericolosa discriminazione sociale”, ripete l’esponente di Forza Italia.

“Come Forza Italia siamo convinti inoltre che per aiutare il settore sia fondamentale concedere liquidità, sospendendo le regole di Basilea oppure, come da più parti richiesto, congelando i rating al prossimo 31 dicembre, prevedendo inoltre una sburocratizzazione del sistema attuale e un accesso immediato quindi alla Cassa Integrazione – spiega Mazzetti -. Definendo subito un rinvio di tutte le normative che impattano sul mondo produttivo e infine la possibilità di lavorare per tutte le aziende che sono in sicurezza, senza crear loro nuovi ostacoli”.

“Un settore trainante come quello tessile per il nostro Paese, non può oggi essere abbandonato. Comprendiamo l’urgenza inevitabile delle misure restrittive per la nostra salute e sicurezza, ma il Governo oggi più che mai stimolato da Forza Italia, non può permettersi di lasciare indietro nessuno. Ci dobbiamo rialzare tutti. Insieme. Senza distinzioni. Altrimenti – conclude – non avremo capito cosa vuol dire agire in modo solidale”.