11 Marzo 2020

Coronavirus, “coprifuoco” non rispettato: tre baristi denunciati. Sanzionate anche 7 persone che si sono spostate senza motivo


Sette persone denunciate per inosservanza all’obbligo di restare a casa e tre esercenti denunciati per non aver rispettato l’ordinanza che impone a bar, ristoranti e pub la chiusura alle ore 18. E’ il bilancio del primo giorno di controlli effettuati dalle forze dell’ordine sul rispetto del decreto della presidenza del consiglio in vigore dal 9 marzo. Gli agenti della polizia amministrativa della Questura sono intervenuti ieri a sanzionare tre locali inadempienti: si tratta di un bar in zona Santa Trinita, che era ancora aperto al pubblico alle 18,30, e di un bar e un kebab in zona Soccorso, che non avevano ancora provveduto a chiudere l’ingresso alle ore 19,10. I gestori, una 39enne italiana, un 45enne albanese e un 44enne pakistano, rischiano adesso la sospensione delle attività, su cui si pronuncerà la Prefettura. Gli esercenti sono stati inoltre denunciati ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, per inosservanza ai provvedimenti dell’autorità, una violazione punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro. La stessa contestazione è stata mossa nei confronti di sette persone, di cui 4 italiane e tre straniere, per lo più con precedenti di polizia, che non sono stati in grado di fornire alcuna spiegazione sui loro spostamenti. 

Nel complesso, alle ore 13 di oggi, i controlli di Questura, polizia municipale e provinciale hanno riguardato 44 persone, alle quali è stato chiesto di autocertificare il motivo dei loro spostamenti: 22 hanno addotto comprovate esigenze lavorative, 7 hanno dichiarato situazioni di necessità, 4 hanno autocertificato di stare rientrando presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ed una persona ha spiegato che era in giro per motivi di salute.