Una commissione per informare e rassicurare sul Coronavirus, anche in seguito al sospetto caso emerso ieri, poi rivelatosi negativo, della donna pratese di 59 anni che aveva soggiornato nello stesso hotel romano in cui si sono verificati due casi accertati di Coronavirus.
Alla seduta della commissione 5 hanno preso parte anche gli assessori all’istruzione Santi, all’immigrazione Mangani e alla sanità Biancalani, oltre al direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana centro Berti e al direttore di malattie infettive del Santo Stefano Aquilini.
Berti ha fatto un resoconto della situazione globale della malattia, specificando che al momento in Italia si sono verificati solo 3 casi, che non si registrano decessi in Europa, dove il virus non sta circolando, e che a Prato la situazione per ora è sotto controllo.
“Non possiamo però escludere che le cose possano cambiare e quindi ci siamo preparati. Per questo abbiamo dato al Comune di Prato un documento tradotto in cinese con le indicazioni da seguire. Per esempio se si è stati in aree critiche e si accusano sintomi è necessario recarsi nei presidi sanitari” ha detto Berti.
Il Comune da parte sua tramite Wechat ha raggiunto almeno tremila utenze telefoniche cinesi diffondendo informazioni su come fare prevenzione e come comportarsi in caso di emergenza. Nei prossimi giorni sono attesi circa 500 rientri dalla Cina di cittadini che risiedono a Prato.
La commissione era stata richiesta dal consigliere della Lega Curcio, che ha proposto di stampare un volantino italo-cinese per informare i cittadini su come comportarsi e ha criticato il Comune proprio per la mancata informazione.
“Mi domando i motivi per cui gli italiani rientrati da Whuan nei giorni scorsi attualmente si trovino in regime di quarantena e i cittadini cinesi invece che rientreranno a Prato non debbano essere sottoposti a questa misura” ha dichiarato Curcio.
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