Il 49enne di Pescia, uno dei due casi di positività al coronavirus confermati dal commissario Angelo Borrelli (leggi l’articolo), “è rientrato giovedì sera a casa con la febbre dopo aver trascorso tre giorni a Codogno per lavoro”. Lo riferisce il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, che continua: “Il paziente, che lavora in un’azienda di Massa e Cozzile, venerdì è andato in azienda, secondo quanto mi ha riferito il sindaco di Massa e Cozzile, poi si è messo in auto isolamento. L’Asl sta monitorando i contatti che l’uomo ha avuto. Il 49enne mi ha chiamato ieri per avere informazioni su come riuscire a contattare l’Asl”, dal momento che i numeri dedicati erano intasati. Lo riferisce il sindaco di Pescia Oreste Giurlani spiegando che “ovviamente c’è molta preoccupazione, i cittadini mi stanno subissando di chiamate”.
“Venerdì – ha aggiunto – i due figli dell’uomo sono andati a scuola a Pescia. Da ieri a domani compreso le scuole qui sono chiuse per i festeggiamenti del patrono. Siamo in contatto con la Regione Toscana per capire come comportarci, intanto sto predisponendo un’ordinanza per vietare eventi pubblici”.
Anche dalla ditta in cui lavora il 49enne di Pescia positivo al Coronavirus viene confermato che venerdì mattina l’uomo era al lavoro. Da domenica, spiega uno dei soci della ditta, “l’azienda avrebbe provato a contattare il numero della Protezione civile nazionale senza successo, per capire il da farsi. Successivamente, tramite amicizie personali, siamo finalmente venuti in contatto con l’Asl da cui ora attendiamo indicazioni”.