Tribunale, stanziati 630mila euro per la manutenzione, ma le carenze restano tante. Terranova: “Gli assistenti giudiziari se ne vanno da Prato” VIDEO
La buona notizia della mattinata è che sono stati stanziati dal provveditorato alla Giustizia un totale di 630mila euro per effettuare interventi di manutenzione sul palazzo di giustizia (540mila euro per sistemare l’impianto di condizionamento e 90mila euro per la cabina elettrica) e che sono imminenti i lavori per ripristinare almeno un ascensore sui tre interni non funzionanti. Ma la situazione del Tribunale di Prato resta critica. E’ questo, in estrema sintesi, il quadro tracciato durante l’assemblea pubblica indetta dal comitato direttivo della Camera penale, per calamitare ancora una volta l’attenzione di istituzione e cittadini sulla situazione del Palazzo di giustizia. Nella sua relazione, il presidente del Tribunale Francesco Gratteri ha delineato questa situazione: dovrebbero arrivare 4 magistrati a Prato, ma i “livelli minimi di efficienza” sono comunque compromessi da una grave carenza di figure amministrative, una carenza che è stato calcolato sia pari al 30%. “Quando l’anno scorso sono arrivati gli 11 nuovi assistenti giudiziari, per smaltire il carico di lavoro, siamo passati dalla celebrazione di 36 udienze mensili a 75 – spiega Gratteri -. Poi, a causa dei distacchi e dei trasferimenti, molti di questi assistenti giudiziari non ci sono più, ma le 75 udienze mensili sono rimaste. Prato è stata esclusa dagli ultimi scorrimenti di graduatoria per assistenti giudiziari, la situazione non è destinata a migliorare”, conclude Gratteri, che fa sapere che sono in corso le procedure di selezione del concorso 2018 per cancellieri e che è, quindi, questo “il momento per affrontare anche la questione della scopertura di 6 unità relativa a questa figura”.
Guarda il video con le interviste a Gabriele Terranova, presidente della Camera Penale di Prato; al deputato di Cambiamo! Giorgio Silli; al procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi; al sindaco Matteo Biffoni e al deputato del Partito Democratico Antonello Giacomelli