10 Gennaio 2020

Polemica su Salvini, Faltoni: “Il mio post è stato artefatto. Denuncio chi mi ha insultata sui social”


“Una polemica montata ad arte fin dall’inizio facendo girare il mio post in una versione modificata”. Così la consigliera comunale Monia Faltoni passa al contrattacco, il giorno dopo che un suo post su facebook ha suscitato le ire della Lega, e le prese di posizione dello stesso leader Matteo Salvini (leggi l’articolo).
Secondo quanto segnalato dalla Lega cittadina, la Faltoni avrebbe scritto “Standing ovation”, commentando un tweet del gennaio 2018 in cui Salvini lamentava febbre e raffreddore chiedendo consiglio ai follower e ricevendo da un utente l’invito ad utilizzare il gas come rimedio.


Monia Faltoni spiega che il suo scritto era ironico e non riferito a Salvini, bensì al proprio persistente stato influenzale, come si poteva capire meglio dal seguito del post, una parte che sarebbe stata appositamente cancellata per sollevare il caso. “Standing ovation..magari servisse davvero, tre giorni di influenza ma non passa”. Questo il post completo che Faltoni riconosce come proprio.


“Peraltro – aggiunge la consigliera del Pd – il commento sul gas non l’avevo neppure visto: mi riferivo ad un altro commento che riportava una citazione di Groucho Marx ‘Fatti un buco e lascialo sgocciolare’, un modo di dire che uso spesso, entrato nell’uso comune, per dire in maniera sarcastica che a volte è meglio aspettare e lasciare passare”. Dunque niente scuse alla Lega (che ne aveva chiesto le dimissioni e i cui consiglieri comunali, nella seduta di ieri, hanno lasciato l’aula al momento del suo intervento), ma al contrario un attacco: “Questa vicenda è stata strumentalizzata fin dall’inizio per dare visibilità alla Lega cittadina e per far diventare Salvini la vittima, quando in realtà le vittime siamo tutti noi che possiamo cadere nella macchina del fango” afferma Monia Faltoni, che si dice pronta a denunciare coloro che l’hanno offesa sui social. “Ho ricevuto tanti messaggi di insulto, anche nella posta privata. C’è chi mi ha augurato di morire e chi ha tirato in ballo persone della mia famiglia. Inizialmente volevo lasciar perdere, ma di fronte a tutto questo non intendo farla passare liscia. Per me la polemica finisce qui; spero che possiamo tornare ad occuparci dei problemi veri della città. Ma la questione si trasferirà nelle aule dei Tribunali” conclude Faltoni.

Al nuovo intervento, la Lega di Prato risponde negando manomissioni al post della consigliera Pd. Una posizione espressa anche dal consigliere Daniele Spada: “Abbiamo letto in tanti il suo post (che poi ha cancellato). La nuova versione che ha mostrato semplicemente non esiste. A meno che non si voglia dare la colpa a un qualche hacker russo che le si è intrufolato nel profilo. Crede davvero di poter prendere in giro così tutta la città? Diffonda la cronologia del suo post. Potrà mostrare se la sua fantasmagorica ricostruzione ha un briciolo di fondamento. Altrimenti a questo punto davvero è opportuno che si dimetta, avrebbe oltrepassato i limiti del ridicolo”. 

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