Flash mob degli avvocati penalisti: un sonetto romanesco contro l’abolizione della prescrizione VIDEO


Gli avvocati penalisti proseguono la loro protesta contro l’imminente entrata in vigore della riforma che dal 1 gennaio 2020 abrogherà di fatto la prescrizione del reato dopo la pronuncia della sentenza di primo grado. Dopo l’astensione dalle udienze per una settimana, proclamata lo scorso ottobre, la Camera Penale di Prato è stata protagonista stamani di un flash mob all’ingresso del palazzo di Giustizia. “I penalisti dicono no al processo infinito” lo slogan scelto per l’iniziativa, che ha coinvolto anche l’attore Tommaso Storai, il quale ha recitato un sonetto romanesco del 1835 di Giuseppe Gioacchino Belli, che già all’epoca metteva in guardia dai rischi legati alle lungaggini della giustizia: “Eccoli qua sti giudici da janna, Che pporteno la spada e la pianeta. So quattr’anni er processo nun ze manna. E la popolazione ha da sta quieta”. “E quer Cristo è ‘na gran legge tiranna! Tenè er distin d’un omo tra le deta. E nun volè spedije la condanna. Prima de fallo infracicà in segreta! Doppo annata la causa a l’infinito. Caso c’un poveretto eschi innocente. Chi j’arifà quell’anni c’ha patito? E se ppoi è sentenziato dilinquente, Quanno va ssu le forche è compatito, perché er dilitto nun ze tiè ppiù a mente”.