C’è una piattaforma di richieste da parte delle amministrazioni comunali della Val di Bisenzio, sul fronte del trasporto pubblico locale, che attende risposte. I sindaci di Vernio, Giovanni Morganti, e quello di Vaiano, Primo Bosi, hanno rilanciato stamani i progetti su cui scommettere per dare risposte alle esigenze della mobilità pubblica del territorio nel corso dell’iniziativa Viandante con trasporto, promossa da ANCI Toscana con la Regione sulle nuove prospettive per le modalità di spostamento nelle aree a domanda debole.
Siamo in una fase di evoluzione. Paolo Vadi della Regione Toscana ha illustrato su quali binari si muove la normativa che regola il trasporto pubblico nelle aree a domanda debole, mentre Massimo Ferrini di TAGES ha spiegato che, per il trasporto scolastico, ANCI è impegnata a supportare i Comuni nelle fasi di valutazione e pianificazione progettuale, nell’esame costi benefici e nelle procedure di gara.
Giovanni Morganti, aprendo i lavori della, ha indicato le richieste che sono già oggetto di confronto al tavolo regionale: alleggerimento delle tariffe per i pendolari, integrazione tra ii sistema bus e treno con la realizzazione di nuove fermate intermedie, promozione di un confronto interregionale tra la Toscana e l’Emilia Romagna, anche in considerazione degli spostamenti dalla Vallata verso Bologna e viceversa legati a motivi scolastici e professionali.
La grande questione della necessità di maggiori risorse dalla Regione verso i Comuni è stata messa sul piatto del confronto dal sindaco di Vaiano, Primo Bosi, che presentato il servizio di trasporto scolastico a porte aperte che si integra al trasporto pubblico ordinario. “Il Comune di Vaiano è stato tra i primi, nel 1997, ha utilizzare questo sistema che ha grandi vantaggi e alcuni svantaggi – ha messo in evidenza Bosi – ogni anno spendiamo circa 500 mila euro e sinceramente ci aspettiamo dalla Regione ulteriori risorse”.
La Val di Bisenzio è anche territorio dove si sperimentano buone pratiche come ha raccontato Roberto Ballo, assessore del Comune di Cantagallo, presentando il progetto della Bottega della salute. Si tratta di un servizio infermieristico a domicilio che limita non di poco gli spostamenti, migliorando la qualità dei servizi a soggetti in difficoltà. “La Bottega della salute è stata sperimentata per la prima volta a Cantagallo, successivamente è stata attivata a Poggio a Caiano e Carmignano e adesso anche a Vernio e a Prato”, ha spiegato l’assessore Ballo che è anche medico.