Si appella al comitato “Città di Prato – pro Emergenze” la comunità albanese di Prato, affinché coordini gli aiuti da destinare alla città di Durazzo, una delle più colpite dal terremoto. A farsi portavoce di questa istanza, il sindacalista della Uil e presidente dell’associazione albanese Sopoti Qamil Zejnati. La richiesta è quella di aprire un conto corrente su cui far confluire le tante offerte che stanno arrivando in questi giorni, ma anche di porre in campo un riferimento per la raccolta di materiale. “Io sono andato a Durazzo martedì e sono tornato ieri sera – racconta Zejnati -. Ho avuto modo di parlare con la sindaco della città, le ho chiesto cosa manca e lei mi ha risposto ‘Tutto’. In questi giorni come presidente dell’associazione albanese Sopoti ho ricevuto molte offerte, anche da parte di amici italiani, abbiamo perciò bisogno di coordinare tutti questi aiuti”. Il comitato “Città di Prato – pro Emergenze” è un ente nato per iniziativa, tra gli altri, del comune di Prato e della Curia Vescovile Diocesana.
La comunità albanese di Prato conta circa 4.400 cittadini, tra albanesi e italo-albanesi. E, in particolare, il comune di Prato ha intrapreso ad ottobre un percorso di gemellaggio con la città di Durazzo. La prima cittadina di Durazzo era attesa nella nostra città prima di Natale per procedere con la formalizzazione del gemellaggio. Visita che, visto il momento, è stata ovviamente rimandata. “Colgo l’occasione per ringraziare i Vigili del fuoco di Prato che hanno inviato sul luogo del sisma due loro unità – dichiara l’assessore comunale con delega alle Città gemellate Lorenzo Marchi -. Il sindaco Biffoni ha già scritto una lettera alla sindaco di Durazzo, e quindi ci attiveremo sicuramente col comitato pro Emergenze”.