5 Novembre 2019

Smog, il Comitato In mezzo all’autostrada: “Il rapporto Arpat ci dà ragione. Il Comune intervenga”


“Il Comune prenda provvedimenti urgenti e faccia rispettare la legge anti-inquinamento”. E’ quanto chiede il Comitato “In Mezzo all’Autostrada”, che si dice pronto a presentare anche un nuovo esposto in Procura.
Le preoccupazioni riguardano stavolta i risultati del rapporto Arpat sulla qualità dell’aria nella zona di Cafaggio: un monitoraggio effettuato dall’agenzia regionale con l’ausilio di un mezzo mobile, posizionato, tra il marzo dello scorso anno e il gennaio 2019, in via Jacopo da Lentini.
Il dossier, reclamato a gran voce dai cittadini e nelle scorse settimane anche dal consigliere regionale di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori, restituisce un quadro poco rassicurante. Nello studio, fa notare il Comitato, verrebbero infatti confermati tutti i dubbi riguardo alla tutela della salute dei residenti che abitano e lavorano nel trafficatissimo quartiere a sud di Prato.
A finire sotto la lente di ingrandimento è soprattutto un dato: il valore relativo al 90,4esimo percentile sul PM10 e ai presunti sforamenti che potrebbero verificarsi durante l’anno, ben oltre il limite dei 35 giorni previsti dalla legge.
In sostanza, sì, la zona di Cafaggio (nonostante la regolarità di altri parametri) risulta fare i conti in modo più massiccio con lo smog, soprattutto se paragonata ai numeri registrati dalle altre due stazioni fisse di Prato e dalla centralina di Montale. Tra le fonti più impattanti, citate dallo studio, il traffico dell’Autostrada A11, che inciderebbe soprattutto per il biossido di azoto.
Di qui, la presa di posizione del Comitato. “Chiediamo al Comune e al sindaco Biffoni – ripetono i cittadini – di prendere provvedimenti concreti e urgenti per far rispettare la normativa anti-inquinamento”. L’obiettivo finale resta il solito: rivedere il progetto di costruzione della Terza Corsia e le misure di mitigazione dell’impatto atmosferico ed acustico.