Cinque cittadini cinesi denunciati, multe per 10.000 euro ed entrambe le attività sospese per la presenza di lavoratori a nero. È il bilancio dei controlli interforze in due ditte di confezioni orientali in via Sacchetti. Nella prima azienda, sono stati scoperti tre operai privi di contratto, su una forza lavoro di sei persone. Sequestrate 26 macchine da cucire e l’intero immobile per inagibilità dei locali; il sequestro preventivo è scattato anche per un immobile confinante con la fabbrica, utilizzato come alloggio per gli operai, pur non essendo destinato ad uso abitativo. Denunciati il titolare e il responsabile di fatto dell’impresa.
Nella seconda ditta ispezionata, sono state sequestrate le 44 macchine da cucire ed è stato comandato il divieto d’uso per un sottoscala, dove era stato allestito un giaciglio di fortuna per un 48enne cinese che si è qualificato come il “custode” della ditta. In questo caso i lavoratori a nero erano 2 su un totale di 7 operai, di cui 3 erano privi di documenti. Al blitz interforze, coordinato dalla Questura, hanno partecipato anche guardia di finanza, ispettorato territoriale del lavoro, polizia municipale, Asl, Inps, Inail e Alia.
Foto di archivio
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