20 Luglio 2019

Raccolta abusiva di rifiuti tessili: denunciate quattro persone FOTO


La Polizia Municipale ha denunciato quattro persone durante le attività di indagine per il contrasto al trasporto illecito di rifiuti. Gli agenti hanno notato due cittadini marocchini, di 41 e 48 anni, aggirarsi nel Macrolotto Uno alla guida di un furgone bianco.
La pattuglia dell’Unità Investigativa del Comando si è messa sulle loro tracce accertando che i due uomini si recavano presso un’uscita secondaria di un pronto moda a conduzione cinese in via Toscana, da dove raccoglievano numerosi sacchi neri per poi caricarli frettolosamente sul furgone e ripartire.

A quel punto il mezzo è stato intercettato e fermato per un controllo di polizia stradale, durante il quale è stato accertato che il vano di carico era occupato da 22 sacchi contenenti ritagli tessili accoppiati a carta, etichette per abbigliamento, ovvero scarti derivanti dal ciclo lavorativo del pronto moda.

Per il mezzo mancava completamente l’iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali ed i due soggetti non hanno saputo fornire spiegazioni plausibili circa la disponibilità dei rifiuti. E’ quindi scattato il sequestro del mezzo di trasporto, finalizzato anche alla successiva confisca.

Al contempo è stato effettuato l’accesso presso la ditta all’interno della quale sono stati trovati tessuti e capi di abbigliamento del tutto analoghi per trama e tipologia a quelli presenti nei sacchi. L’unità operativa di Polizia Ambientale ha accertato la carenza di documentazione amministrativa relativa alla gestione dei rifiuti aziendali: il registro di carico e carico non risultava compilato, motivo per cui sono scattati multa e sequestro amministrativo tutti i macchinari.

I due trasportatori abusivi di rifiuti e i due titolari del pronto moda sono stati denunciati per aver concorso nell’attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in assenza delle necessarie autorizzazioni e dovranno adesso scontare una pena che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

“L’attenzione per la legalità passa anche da un controllo sul corretto smaltimento dei rifiuti. Nessuna azienda può pensare di ridurre i costi o evitare il rispetto delle regole a danno dei diritti dei lavoratori o dell’ambiente, su questo l’impegno della Polizia Municipale, per quanto di competenza, continuerà a restare alto – sottolinea l’assessore Flora Leoni -. Queste operazioni sono frutto di una costante attività di indagine che continueremo a portare avanti”.