Un parcheggio di 33 posti, in via Galilei, a servizio della vicina scuola dell’infanzia e del vicino Palasport, «realizzato in soli sei mesi» come sottolinea il sindaco Francesco Puggelli, che stamani ha tagliato il nastro inaugurale insieme all’assessore ai Lavori pubblici Tommaso Bertini e all’architetto Lorenzo Ricciarelli, capo dell’Ufficio tecnico del Comune.
Un’infrastruttura «tra le prime opere di un più ampio programma di riqualificazione del tessuto urbano»» nelle parole dell’architetto Ricciarelli, realizzata con 100 mila euro di fondi romani di provenienza ministeriale. «Da quando a gennaio – chiosa il primo cittadino – ci è stato assegnato il finanziamento, abbiamo bruciato le tappe: progettazione, appalto, affidamento dei lavori, esecuzione, tutto nell’arco di pochi mesi».
Un intervento, come spiegato dal capo dell’Ufficio tecnico, che non si è limitato a «portare ordine dove c’era disordine, si è agito in profondità, non soltanto sulla parte superficiale del manto, per rendere l’opera durevole nel tempo». Soprattutto si è puntato anche a renderla accessibile, senza barriere.
«Un’opera – sottolinea ancora Puggelli – che serve due strutture, la scuola dell’infanzia e il Palasport, molto frequentate: da bambini, genitori, ragazzi, anziani che svolgono attività motoria. Per questo è un’opera molto importante». Con l’assessore Bertini che ha respinto al mittente ogni tipo di polemica: «I tempi di esecuzione sono dipesi dall’erogazione del finanziamento. E come già detto sono stati rapidi. Ringrazio i cittadini, i genitori e tutti gli sportivi che frequentano il Palasport per la pazienza e i disagi sopportati in questi mesi durante l’apertura del cantiere».
Tempi veloci, sottolineati ulteriormente dal sindaco Puggelli con una precisa rivendicazione: «Come dimostrato con questo parcheggio noi procediamo celermente, il Comune, i nostri uffici procedono speditamente. Poggio a Caiano ogni anno versa allo Stato 1,3 milioni, la trattenuta che viene effettuata sull’Imu seconda casa. Se queste risorse rimanessero sul territorio, nel giro di un paio d’anni riusciremo a rifare strade e marciapiedi della nostra città. Abbiamo calcolato che ci vogliono due milioni, poco più delle risorse trattenute dallo Stato».